“Costruiamo, da Cuneo verso le valli, nuovi flussi turistici, della mobilità, a idrogeno e su rotaia, a chiamata e in sharing, dei beni collettivi come del capitale umano, delle lingue madri, della formazione e dell’istruzione. Cuneo può diventare un modello, nell'anno di lavoro che avremo, contagiando in primis Torino, Imperia, Savona, Nizza e il Principato di Monaco”.
Parole di Roberto Colombero - presidente Uncem Piemonte - , che a poche ore di distanza dall’inizio ufficiale del 2024 ricorda il ruolo della città capoluogo di provincia come “Città Alpina dell’anno”.
L'annuncio durante la Fiera del Marrone
La decisione di conferire a Cuneo la carica di Città Alpina dell’Anno è stata presa negli scorsi mesi dall’assemblea generale dell’associazione città alpina dell’anno di Sonthofen, in Germania. Un traguardo importante, ricordato anche dalla sindaca Patrizia Manassero nel corso dell’intervista realizzata con il nostro giornale la scorsa settimana
Ad annunciarlo proprio Manassero, all’inaugurazione della Fiera nazionale del Marrone occorsa a ottobre in sala San Giovanni. A guidare la delegazione cuneese all’assemblea di Sonthofen l’assessore Alessandro Spedale.
Colombero: "Pronti a lavorare per fare di Cuneo un modello"
“È urgente una nuova relazione con le valli, introdurre il pagamento dei servizi ecosistemici che le montagne cuneesi garantiscono come acqua, foreste e clima, tentare un riequilibrio fiscale e urbanistico tra centro e periferia, tra grandi e piccoli Comuni, costruire green communities e mettere in rete quelle già finanziate da PNRR e Regione – prosegue Colombero - . Proprio con la Regione possiamo definire una rete di Città alpine piemontesi che poi diventi realmente europea, da Savona a Udine. Cuneo Città Alpina rilanci Eusalp, la Strategia macroregionale alpina, AlpMed ovvero l'Euroregione Alpi-Mediterraneo, ma anche una nuova visione europea. ‘Stati uniti d'Europa’, come scritto a Camaldoli, Ventotene e Chivasso una visione troppo ambiziosa? Per noi è quella possibile, l'unica. Consolidando le Unioni montane e i Comuni che lavorano insieme, grandi e piccoli”.
“Abbiamo molto lavoro da fare e la tensione metromontana che Uncem ha costruito con Beppe Dematteis, Federica Corrado, Antonio De Rossi, Massimo Crotti, e con Symbola, Legambiente, la Società dei Territorialisti, è efficace se tocca le comunità – conclude il presidente regionale Uncem - . Cuneo sia un modello. Ci lavoreremo intensamente, in stretta relazione con il Comune, la sindaca, l'assessora Sara Tomatis e tutte le organizzazioni che si occupano di montagna. Dobbiamo dare visione e concretezza, non la seconda senza la prima, a questa designazione della Convenzione delle Alpi”.