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Attualità | 04 marzo 2024, 12:32

Borgo San Dalmazzo, il Ponte del Ciadel riaprirà in estate [FOTO]

Sopralluogo al cantiere questa mattina, lunedì 4 marzo. Intervento della Provincia da 2 milioni di euro, finanziato dal Mit. L'infrastruttura storica del 1895 verrà messa in sicurezza mantendendone la geometria

Borgo San Dalmazzo, il Ponte del Ciadel riaprirà in estate [FOTO]

Procedono a ritmo serrato i lavori di ristrutturazione al ponte del Ciadel a Borgo San Dalmazzo lungo la strada provinciale 21 verso Fontanelle di Boves e Roccavione. Un'infrastruttura storica risalente al 1895, realizzata dalla Società Nazionale delle Officine di Savigliano, e oggi tutelata dalla Soprintendenza.

La Provincia ha avviato a inizio ottobre scorso un importante cantiere per la messa in sicurezza strutturale, sismica e idraulica del manufatto. I lavori, meteo permettendo, dovrebbero concludersi a giugno 2024.

Questa mattina, lunedì 4 marzo, è stato eseguito un sopralluogo alla presenza del presidente della Provincia Luca Robaldo, accompagnato dal consigliere provinciale delegato Vincenzo Pellegrino. Sul posto anche la sindaca di Borgo San Dalmazzo Roberta Robbione, con l'assessore Armando Boaglio e il responsabile dell'Ufficio tecnico Bruno Giraudo. Alla visita in cantiere hanno partecipato anche i tecnici del Settore Viabilità della Provincia, l'architetto Stefania Manassero per la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo, i titolari dell’azienda Malabaila & Arduino e relativi tecnici e lo Studio Lga Engineering in qualità di progettisti e direttori dei lavori dell’intervento.

L’intervento, finanziato dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, ha un costo complessivo di circa 2 milioni di euro di cui 1.323.000 euro per l’esecuzione dei lavori e 677.000 per somme a disposizione dell’amministrazione.

Come ha spiegato l'ingegnere Simone Nicola della Provincia: “Il ponte, soggetto a vincolo per interesse culturale, verrà restaurato nel rispetto dei parametri di sicurezza sismica strutturale, ne verrà migliorata la portata, ma la geometria rimarrà quella”.

Un cantiere sperimentale di assoluto interesse – ha aggiunto l'architetto Manassero della Soprintendenza -. Parliamo di un ponte moderno realizzato da Officina Savigliano, quindi una struttura che è un bene culturale per innovazione tecnologica e capacità di costruzione artigianale e industriale. Obiettivo è mantenere l'impronta storica e la sagoma del ponte, rinforzandolo”.



La sfida ingegneristica è stata quella di fare valere 130 anni di storia – ha spiegato l'ingegnere Andrea Alberto dello Studio Lga Engineering , progettista e direttore dei lavori -. Abbiamo dovuto pensare come i nostri bisonni per capire come è stato costruito e assemblato. E poi dare nuova vita utile a questa storica infrastruttura, seguendo le direttive di Provincia e Soprintendenza. Parliamo di un ponte del 1895 costruito con un acciaio prodotto nel 1890 in Germania, poi ingegnerizzato, calcolato, assemblato e chiodato sul posto. Per procedere con il restauro dobbiamo sostituire l'impalcato stradale rinforzandolo con calastrellature e operando con un restyling visivo. Per poter saldare l'impalcato abbiamo fatto una diagnosi e trovato l'utilizzo del manganese, dunque abbiamo usato il corten, nell'ottica di un restauro visibile. Poi il ponte verrà sollevato di circa 5/6 centimetri per togliere gli appoggi attuali e sostituirli con rulli antisismici. Infine il colore studiato in modo che sia compatibile con i caratteri originali del ponte”.

“Parliamo di una lavorazione importante per rilevanza storica – ha dichiarato il presidente della Provincia Robaldo -. Fondamentali la collaborazione e il coinvolgimento con la Soprintendenza. Noi abbiamo la possibilità di fare investimenti importanti come questo grazie a decreti del Governo, ma abbiamo difficoltà nella manutenzione ordinarie delle strade”.


Marco Malabaila, titolare dell’azienda Malabaila & Arduino: “Grazie a tecnici della Provincia con cui c'è estrema collaborazione. Questo è un cantiere non semplice, con diversi aggiustamenti in corso d'opera. Ricordiamo che lavoriamo sopra un fiume e che abbiamo anche dovuto costruire due pile provvisorie in alveo per sollevare la struttura e procedere con i lavori”.

La sindaca Robbione ha voluto ringraziare la Provincia: “Grazie per aver pensato a Borgo. Si tratta di un ponte importante per noi. É semplice lavorare con il presidente Robaldo che ha una grande attenzione al territorio”. Non a caso la prima cittadina ha chiesto una verifica sui vicini ponti gemelli che portano a Boves e, dai tecnici della Provincia, è stato assicurato che è in previsione anche il consolidamento e il restauro dei due ponti gemelli con lavori su giunti e bitumatura”.

IL CANTIERE IN CIFRE

Lunghezza micropali realizzati: 776 m

Peso del ponte da sollevare: 140 t

Peso del ponte da sollevare con soletta in c.a. 350 t

Acciaio per rinforzi e nuovo impalcato in carpenteria metallica: 50 t

Calcestruzzo per pulvini, cordoli e soletta: 185 m3

Barre di armatura posate: 17.000 kg

Superficie di acciaio da verniciare: 2.800 m2

Numero di giunti strutturali ricostruiti e saldati in opera: 84

I LAVORI

Nell’ambito delle verifiche e dei monitoraggi di routine era emerso un generale ammaloramento dell’opera, con ossidazioni e riduzioni di sezioni metalliche diffuse su tutti gli elementi reticolari, aggravato localmente da evidenti deterioramenti dovuti alla vetustà del manufatto e da svergolamenti puntuali di elementi metallici a livello del piano di scorrimento causati da urti di veicoli.

Le opere in progetto prevedono il restauro conservativo dell’infrastruttura a seguito di “svaro” della stessa dalla sede attuale. Al contempo si opererà sulla struttura metallica portante in modo da mantenere il transito veicolare limitato in massa, nel rispetto dei parametri di sicurezza sismica strutturale definiti dalla normativa strutturale vigente. Gli interventi previsti sulla parte strutturali in vista sono stati calibrati nel pieno rispetto dei caratteri strutturali originari. Il progetto propone infine un nuovo colore compatibile con i caratteri originali del ponte.

L’operazione di sistemazione dell’infrastruttura prevede interventi di rispristino, rinforzo e restauro del manufatto, per rispondere alle esigenze di transitabilità, sicurezza strutturale e sismica, ma anche di durata, nell’inserimetno paesaggistico e di conservazione del bene di interesse storico. Nel dettaglio saranno demoliti parapetto, pavimentazione e soletta esistenti e sarà allestito un cantiere in alveo. E’ previsto il sollevamento dell’impalcato tramite martinetti, il posizionamento dei rulli e del sistema di ammortizzazione, la demolizione degli appoggi strutturali e dei muri para-ghiaia esistenti e l’abbassamento del ponte con appoggio su rulli. Poi, sul lato Borgo San Dalmazzo, si provvederà allo spianamento dell’area di cantiere, la realizzazione basamenti e rulli, svaro ponte e posizionamento nell’area di cantiere.

Quindi sabbiatura della struttura metallica, saldatura e montaggio rinforzi locali e globali, verniciatura del manufatto, realizzazione di cortine di micropali e scogliere per rinforzo spalle, interventi di rinforzo spalle con chiodature, posizionamento nuovi appoggi strutturali, varo del ponte nella posizione finale, nuovi muri para-ghiaia, soletta e pavimentazione stradale, montaggio parapetto.

Cristina Mazzariello

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