"L'amore trionfa su tutto" diceva il poeta Virgilio e si potrebbe riassumere così il lungo e difficoltoso percorso che oggi ha permesso al monregalese Paolo Manera, non solo di riprendere in mano la sua vita, ma anche di tornare allo sport.
"Grazie a Giulia, posso solo dire questo".
È questo il primo commento di Manera, al termine della gara, disputata oggi, nello Slalom Gigante ai "Giochi Mondiali Invernali dei Trapiantati" di Bormio, in provincia di Sondrio, dove ha conquistato la medaglia d'oro.
Quarantanove anni, ingegnere edile, Manera è maestro di sci, guida cicloturistica e amante della montagna, dove vive con la sua famiglia a San Giacomo di Roburent.
Cinque mesi ha ha subito un delicato intervento di trapianto di rene, reso possibile solo grazie a sua moglie Giulia, diventata donatrice.
"Posso solo dire grazie a lei se ho potuto riprendere in mano la mia vita - spiega Manera - la vittoria di oggi è un grande risultato ed è tutta dedicata a lei. Pochi mesi fa non avrei mai pensato di poter a godere dello sport e soprattutto dello sci, che è sempre stato parte della mia vita. Un'emozione indescrivibile, per me già solo il fatto di poter partecipare rappresentava una vittoria".
Manera ha conquistato il primo gradino del podio, sbaragliando gli altri 18 atleti della sua categoria, superando due forti avversari provenienti dalla Repubblica Ceca e dalla Germania.