È stato presentato per la prima volta a Mondovì, questa mattina, venerdì 22 marzo, il progetto di ricerca "Mount Resilience", nato con l'obiettivo di sostenere l’agricoltura piemontese ed ottimizzare le risorse idriche disponibili, alla luce del cambiamento climatico.
"Un momento significativo di dialogo e di confronto tra esperti e ricercatori, in occasione della Giornata mondiale dell'acqua - ha detto il sindaco di Mondovì e Presidente della Provincia di Cuneo Luca Robaldo - che intende farci riflettere sull’importanza delle risorse idriche e sulla necessità di preservarle, limitandone il consumo e minimizzandone lo spreco".
"Gli agricoltori - ha commentato il senatore Giorgio Maria Bergesio vicepresidente della commissione Agricoltura - sono i custodi del territorio e vogliamo tutelare il loro lavoro, dando un contributo concreto. Il progetto che si presenta oggi è una sperimentazione tecnica importante, che va esportata e condivisa con l'intero settore".
"Mount Resilience", progetto europeo di ricerca, curato dalla Direzione agricoltura della Regione Piemonte, nell’ambito del Programma Horizon HORIZON-MISS-2022-CLIMA-01-06.
Il percorso avrà una durata di 54 mesi e un valore di 18 milioni di euro, è coordinato dal polo UNIMONT dell’Università degli Studi di Milano e vede la partecipazione di 46 Partner di 13 paesi europei che insieme proporranno politiche e strumenti di adattamento al cambiamento climatico che affligge il pianeta.
Saranno sperimentate soluzioni tecnologiche in due diversi territori piemontesi: il primo a vocazione risicola in collaborazione con la Coutenza Canali Cavour, il secondo frutticolo in collaborazione con il Consorzio Brobbio Pesio.
Il Piemonte ha un ruolo da protagonista insieme all’Università degli Studi di Torino DISAFA ed il Politecnico di Torino di questa iniziativa pilota per elaborare strumenti di monitoraggio delle risorse idriche disponibili per l’agricoltura al fine di ottimizzare questa preziosa risorsa per l’irrigazione delle colture.
A presentare i dettagli del progetto, in sala consiglio, sono intervenuti Paolo Aceto (Regione Piemonte), Carlo Grignani e Luigi Perotti del Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari di Unito (DISAFA).
“MountResilience” prevede il coinvolgimento delle aziende agricole, degli istituti scolastici, delle amministrazioni locali e della cittadinanza al fine di mettere in evidenza quali siano le trasformazioni in atto nel settore agricolo e le soluzioni disponibili; prevedendo la disponibilità d'acqua a disposizione di fiumi, falde e bacini, anticipando l'impatto di futuri scenari climatici.
L’attività di informazione ed animazione sarà realizzata con il supporto dell’UNCEM che da anni si occupa delle tematiche oggetto della sperimentazione. Oltre al Piemonte altre 5 Regioni europee elaboreranno una strategia di adattamento al Cambiamento Climatico, si tratta delle aree pilota del Tirolo (Austria), Gabrovo (Bulgaria), Râu Sadului (Romania), Vallese (Svizzera) e Lapponia (Finlandia). Le metodologie e gli strumenti realizzati verranno riproposti successivamente da 4 comunità nel ruolo di “replicator” (Regione Autonoma Friuli-Venezia Giulia - Italia, Catalunya - Spagna, Primorje-Gorski Kotar County - Croazia e Podkarpackie - Polonia).
Nel corso del convegno monregalese che si è tenuto in municipio è stato presentato anche il progetto STRATAG relativo all'utilizzo di sonde atmosferiche per l'agricoltura di precisione.
Le conclusioni finali sono state affidate a Ezio Filippi, presidente del Consozio Brobbio Pesio.