“Riteniamo che la struttura prevista abbia un forte impatto dal punto di vista architettonico e ambientale", considerate "le sue notevoli dimensioni" e il suo impatto su una viabilità "già fortemente sottoposta al traffico ordinario". "E’ implicito che l’apporto di liquami all’impianto di biometano provochi un implemento del traffico di mezzi pesanti con consequenziali ricadute a discapito della viabilità extraurbana e che causi una congestione delle vie di comunicazione circostanti".
In questi termini il vicesindaco fossanese Giacomo Pellegrino esprime la contrarietà del suo partito, Forza Italia, alla realizzazione dell’impianto di biometano progettato in via Marene a Fossano, a poca distanza dall'innesto della tangenziale, dalla società Biomethan di Legnago, presso Verona, ora all’esame della Conferenza dei Servizi, e che lo stesso amministratore ritiene "completamente inadeguata per il tessuto imprenditoriale del territorio fossanese".
"Sono le aziende e i cittadini di Fossano che devono giovare di questa fonte di energia rinnovabile”, sottolinea Pellegrino, secondo il quale "non va sottovalutato nemmeno l’impatto negativo che una simile struttura potrebbe avere per i fabbricati residenziali circostanti, i quali potrebbero subire una potenziale svalutazione dal punto di vista commerciale e si potrebbero registrare delle restrizioni per quanto concerne dal la destinazione residenziale”.
“Pertanto - conclude Pellegrino - siamo fortemente contrari ad un insediamento di queste dimensioni, di rilevanza industriale. Mentre rimaniamo favorevoli ad un impianto di potenzialità modeste realizzato da aziende della zona, magari in sinergia tra di loro per ottimizzare utilizzi e costi”.