“Un paese ci vuole, non fosse che per il gusto di andarsene via. Un paese vuol dire non essere soli, sapere che nella gente, nelle piante, nella terra c’è qualcosa di tuo, che anche quando non ci sei, resta ad aspettarti”.
Attraverso le celebri parole di Cesare Pavese in “La luna e i falò”, è stato presentato, lo scorso giovedì 6 giugno, presso la splendida cornice di palazzo Ruffino, Diano, la “porta delle Langhe”.
Il progetto, realizzato dai ragazzi delle scuole medie, è durato due anni ed è stato condotto con la guida della Professoressa Silvia Borra, unitamente a Mario Proglio - che ha illustrato e presentato l’evento - cultore e custode della storia locale, animatore instancabile dell’associazione “l’Arvangia”, che della cultura e delle tradizioni del nostro territorio fa lo scopo stesso della sua esistenza.
E’ stato proprio Mario a proporre il progetto, spinto dall’entusiasmo e dalla passione, al Dirigente dell’istituto comprensivo, Dino Zuppardo, che lo ha accolto, condividendolo pienamente.
"Il signor Mario e la Professoressa Borra - dicono dall'amministrazione - sono riusciti in qualcosa che oggi - sembrerà strano, ma è proprio così - è sempre più difficile: trasmettere entusiasmo, amore per la propria terra - propria per origini e nascita, ma anche per scelta, per approdo della vita o per le circostanze che vi ci conducono – desiderio di conoscerla, di farla conoscere e di condividerne il patrimonio di tradizioni, cultura e paesaggio.
E così, gli studenti, adeguatamente indirizzati nelle scrupolose ricerche, hanno realizzato i testi che, letti da loro stessi, sono stati inseriti nei ben ventisei punti caratteristici del paese e delle frazioni, descrivendone la storia, le particolarità e le vicende."
Si chiama “visitdianodalba.com” il percorso, figlio del progetto – operativo già dal prossimo luglio in italiano ed inglese, dalla fine dell’anno anche in tedesco e francese - concretizzato dai ragazzi con le loro guide, che accompagna per mano, lungo le strade, le vie, le piazze ed i luoghi di quello che è uno dei paesi più belli e suggestivi delle Langhe.
Quelle Langhe che, durante la serata, hanno fatto da splendida cornice alla presentazione, accompagnata, infatti, dalla descrizione di alcuni straordinari aspetti della flora delle nostre colline, da parte di Dino Roero, Johnni Murialdo e Roberto Coro, curatori del progetto “ Melanga”, promosso dall’Ordine dei Cavalieri delle Langhe.
Con loro, Cesare Girello, capo gruppo del F.A.I. albese.
In conclusione dell’evento, il Dirigente scolastico, Zuppardo, nel ringraziare chi ha auspicato e seguito l’iniziativa, ne ha esaltato la fondamentale importanza, umana e formativa, per gli studenti.
Il sindaco, Ezio Cardinale, ha infine sottolineato quanto sia importante trasmettere ai giovani e, in particolare, ai ragazzi delle scuole, la passione, l’impegno e l’orgoglio della conoscenza della storia locale: saranno loro, infatti, ad esserne i custodi ed i prosecutori, conservando ed alimentando quel fuoco – ha proseguito il Primo Cittadino dianese, citando il celebre compositore boemo Gustav Mahler - che solo rappresenta la Memoria e l’Identità, nella Storia e della Tradizione.