C'è una buona notizia per le casse del Comune di Demonte: Acqua Sant'Anna Spa ha donato 80 mila euro "per spirito di liberalità, da utilizzare per finalità di pubblica utilità e, più specificatamente, per contribuire alla spesa di installazione di un impianto semaforico".
Il tema è il semaforo di Demonte.
Necessario per poter gestire il flusso di tir all'interno del paese, quasi quotidianamente intasato da mezzi pesanti che transitano senza alternanza in un budello troppo stretto e diretti, per la stragrande maggioranza, allo stabilimento dell'Acqua Sant'Anna.
La conseguenza è sempre la stessa: manovre e contromanovre di questi giganti della strada e viabilità paralizzata per ore lungo la statale, anche per i mezzi di soccorso.
In attesa - o nel miraggio - della variante, che dovrebbe evitare il passaggio dei tir nel centro storico del paese, il primo cittadino Adriano Bernardi ha messo mano al portafoglio del Comune e ha fatto installare due semafori, uno a valle e uno a monte, all'ingresso e all'uscita del centro storico, per regolare il traffico a senso unico alternato. Come ad Aisone, che vive le stesse problematiche di Demonte e dove il semaforo è attivo da anni.
Bernardi ha più volte ribadito che si tratta di una soluzione transitoria. Quella definitiva è e può essere solo la variante, ma nel frattempo - si attende da decenni - ha dovuto agire. Non tutti sono d'accordo, non è mancato un ricorso al Tar, non manca chi evidenzia come i tir incolonnati in attesa del verde blocchino l'accesso ad alcune abitazioni o alla sede dell'Unione Montana così come all'ingresso del caseificio. Senza contare le emissioni inquinanti.
Tutte cose che si valuteranno una volta che il semaforo sarà attivato, pare dal prossimo 1° agosto.
Evidenziamo che i 215 mila euro di costo dell'impianto intelligente (di cui 148,5 mila di lavori e i restanti 66,5 di spese tecniche, iva e imprevisti) erano stati pagati interamente dal Comune, "cornuto e mazziato", come avevamo sottolineato in un nostro precedente articolo.
Nessuna partecipazione ai costi da parte di Anas, ente gestore della Statale 21 del Colle della Maddalena, valico internazionale. Da parte di Acqua Sant'Anna, fino ad oggi, solo una disponibilità verbale a voler dare un contributo, anche perché è proprio lo stabilimento di Vinadio la meta del 70% dei tir che, quotidianamente, attraversano e intasano Demonte (e Aisone).
Disponibilità che, finalmente, si è tradotta in un fatto: lo scorso 22 luglio il Comune ha ricevuto e accettato la donazione di Acqua Sant'Anna, che si fa carico, così, di circa il 40% dei costi per l'installazione del semaforo.