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Viabilità | 22 maggio 2025, 16:49

Manutenzione strade, tagli del 70% da Roma: la Provincia nel 2025 potrà asfaltare meno di 20 chilometri

In Granda i chilometri di strade provinciali sono oltre 3mila e 600. Il presidente Robaldo, al momento, preferisce non commentare

Manutenzione strade, tagli del 70% da Roma: la Provincia nel 2025 potrà asfaltare meno di 20 chilometri

Salvini taglia del 70% i trasferimenti alle Province per la manutenzione delle strade. 

Per la Provincia di Cuneo, che ha competenza su 3.119 chilometri di strade, vuol dire passare da 9,9 milioni a 2,9 di risorse.

Asfaltare un chilometro di strada - solo bitumatura - costa circa 65.000 euro. Se si deve anche fresare, il prezzo sale decisamente. Il costo viene calcolato a metro quadro: più larga è la strada, meno chilometri si possono asfaltare. 

Tenendo conto di tutto, con 9,9 milioni, a cui va aggiunto circa un milione di risorse proprie, nel 2024 la Provincia è riuscita ad asfaltare circa 55 chilometri di strade provinciali. 

Tenendo conto di questi calcoli, con 2,9 milioni saranno circa 14 i chilometri che riuscirà ad asfaltare.

Su un totale, lo ricordiamo, di oltre 3mila. 

Fa ridere, se non facesse piangere. Le reazioni non si sono fatte attendere.

Sono intervenuti, per il Partito Democratico, il consigliere regionale Mauro Calderoni e la deputata Chiara Gribaudo. Ha replicato il senatore Giorgio Maria Bergesio della Lega, definendo la cosa una fake news. 

Lo è il taglio dei trasferimenti per finanziare il Ponte sullo Stretto, come ha sottolineato il senatore. Non lo è, però, il taglio del 70% delle risorse. 

Sul tema abbiamo interpellato il presidente della Provincia Luca Robaldo. 

Bocca cucita, preferisce non commentare. Ma difficilmente starà a guardare senza fare niente. Sono sicuramente già iniziati i confronti con i suoi omologhi piemontesi e delle altre regioni.

Numerosi gli interventi di manutenzione delle strade provinciali già programmati, tanti i territori che attendono da anni che le strade vengano rimesse a posto. 

E invece, due giorni fa, è arrivata questa mazzata. 

Come è possibile assegnare una cifra sulla base della quale vengono pianificati e progettati dei lavori per poi sentirsi dire, dopo sei mesi, che quei soldi non li avrai?

A metterlo nero su bianco è niente meno che una comunicazione ufficiale del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, indirizzata a tutte le Province e Città metropolitane italiane, compresa quella di Cuneo e arrivata il 19 maggio. 

L'oggetto è la ripartizione delle risorse statali per il quinquennio 2025-2029.

Secondo quanto riportato nel decreto del 26 aprile 2022 (reg. n. 101), a livello nazionale erano stati inizialmente stanziati 275 milioni di euro all’anno per finanziare interventi straordinari sulla rete viaria delle province italiane dal 2025 al 2034. Tuttavia, il bilancio di previsione approvato il 30 dicembre 2024 ha drasticamente ridimensionato le cifre. Risorse ridotte di 20 milioni nel 2025 e 15 milioni nel 2026.

Questa riduzione è stata ulteriormente ritoccata al ribasso di 175 milioni: per 107 province italiane, saranno stanziati 80 milioni per il 2025 e altrettanti nel 2026. 

Il Ministero, nella nota firmata dal Direttore generale Felice Morisco, invita gli enti territoriali a non assumere impegni che non trovano copertura nelle risorse effettivamente disponibili, in attesa di un nuovo piano di riparto. Nel frattempo, l’incertezza regna sovrana. 

Qualche spiraglio si sarebbe aperto nelle ultime ore, accolto positivamente dall'organo che riunisce tutte le Province italiane. UPI ha infatti dichiarato: "Accogliamo le dichiarazioni che stanno uscendo in queste ore, nelle quali si attesta l'impegno di rappresentanti della maggioranza a intervenire per risolvere la grave emergenza dei tagli ai fondi per la messa in sicurezza delle strade provinciali. Aspettiamo quindi che nella conversione del Decreto-legge Infrastrutture il Governo risolva questa emergenza".

Il tema è destinato a tenere banco anche nei prossimi giorni.  

Barbara Simonelli

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