Il lungo periodo di crescita fatto registrare dalle piazze finanziarie mondiali prima degli scossoni di questi giorni sembra avere giovato al patrimonio di Giovanni Ferrero, uomo più ricco d’Italia e principale erede dell’impero industriale fondato dal padre Michele.
E’ quanto si legge in un report pubblicato nelle scorse ore dal quotidiano finanziario "ItaliaOggi", secondo il quale il 2023 avrebbe detto particolarmente bene alle sorti di Teseo Capital Sicav-Sif, fondo lussemburghese utilizzato dal patron della multinazionale albese come strumento per investire i dividendi provenienti provenienti dalla Schenkenberg, holding anch’essa con sede nel Granducato cui fa capo la Ferrero International (leggi qui e qui).
Secondo quanto riportato dal quotidiano, che ha avuto accesso al bilancio della società, appena depositato, Teseo Capital avrebbe chiuso il 2023 forte di un valore patrimoniale netto complessivo di oltre 2 miliardi di euro, in crescita rispetto agli 1,89 miliardi dell’esercizio precedente.
Tre i sub-fondi in cui tale strumento è suddiviso, finalizzati a investire in diverse tipologie di attività: Capital Preservation (con un patrimonio di 1,18 miliardi di euro, in crescita dagli 1,11 del 2022), poi Long-Term Growth (727,6 milioni dai 676 di fine 2022) e infine Strategic Opportunities (103,7 milioni contro 97,3).
Nel 2023 i primi due sub-fondi hanno performato rispettivamente del 5,9% e 8,2% (l'anno precedente erano -2,79% e -3,3%), il terzo ha visto il risultato anno su anno scendere dal 10,56% al 6,5%.
Il consiglio d'amministrazione della società – si fa ancora sapere – è presieduto da Paola Rossi, moglie di dell’industriale. Con lei vi siedono Alessandro Boccardo, Eric Sublon, Norbert Becker e Guido Giannotta, quest’ultimo già chief financial officer di Ferrero.