"Un modo per guardare dentro di noi e scoprire il cielo infinito di possibilità che ognuno di noi possiede".
Così, l'artista Giovanni Ozzola, ha descritto l'opera "Atto Unico - Campane", inaugurato questo pomeriggio, sabato 5 ottobre, con l'accompagnamento musicale dei "Trio con brio", nel porticato della cascina della Nova, struttura storica all'interno dell'omonimo bosco urbano di Mondovì Piazza.
Si tratta della seconda iniziativa ideata e realizzata dall'associazione culturale Via, nata con l'obiettivo di valorizzare il territorio del Monregalese attraverso i diversi linguaggi artistici contemporanei, con il coinvolgimento di attori locali, nazionali e internazionali, attraverso il progetto "Landandart", che ha preso avvio con "Miracle" a Vicoforte, la scorsa estate (leggi qui).
L'opera si compone di alcune campane, realizzate di argilla e ceramica, che saranno ammirabili da tutti coloro che percorreranno il sentiero del Bosco della Nova e che, cambieranno negli anni.
"Un progetto che rispecchia le caratteristiche che stanno a cuore a Fondazione, con importanti ricadute culturali per l'area Monregalese - ha commentato il consigliere di Fondazione CRC, Mico Spinardi, intervenuto insieme ai consiglieri Elvio Chiecchio e Marina Perotti - Siamo felici di essere riusciti a sostenervi per la realizzazione di questa iniziativa".
"Questo è stato un lavoro corale - ha spiegato Ozzola -. Le campane, esposte agli eventi atmosferici, negli anni cambieranno, rappresentando così pienamente la trasformazione che ognuno di noi affronta nel ciclo della vita. Vi invito ad osservare ognuna di queste campane: una esternamente non ha decorazioni, ma dentro di sè ha moltissime stelle, ecco questo è il cielo di infite possibilità che ognuno ha dentro di noi. Poi c'è la campana con "Io e Tu", scritto in porcellana, uniti dalla tensione del suono che crea il noi, simbolo della comunità, cui è dedicata quest'opera".
“La nostra Associazione già nel nome rimanda ai nostri obbiettivi che si avvicinano così tanto a quelli di Associazione Arte Continua. VIA, con VI che sta per le iniziali e le finali di Vicoforte e Mondovì - le città cardini del territorio Monregalese in cui stiamo muovendo i primi passi -, con A come Arte e Ambiente” - ha spiegato Giulia Carbone con Geremia Siboni -. Siamo nati con la voglia di far conoscere questi posti meravigliosi puntando un faro sulla bellezza del paesaggio e delle piccole architetture rurali -come pievi, cappelle e antiche cascine -attraverso la potenza dell’arte contemporanea, declinata nelle sue varie discipline a partire dalle arti visive fino ad allargarsi a tutti gli altri linguaggi contemporanei. Ci prefiggiamo di modulare progetti complessi e articolati che trovino un respiro pluriennale sempre più esteso nel tempo e nello spazio; attraverso cicli coerenti e mai casuali condivisi con i curatori internazionali che ci affiancheranno. Obbiettivo principale è per noi quello di valorizzare il territorio, di coinvolgere tutti gli operatori, di portare un respiro internazionale, di aprirci col tempo alle regioni limitrofe".
A portare il saluto dell'amministrazione l'assessore alla Cultura, Francesca Botto con l'assessore Alessandro Terreno - "Siamo felici che abbiate scelto Mondovì e il bosco della Nova, uno degli ultimi boschi urbani presenti in Italia, per ospitare questa installazione che è prima di tutto un regalo alla cittadinanza".
L'opera di Ozzola apre infine alla collaborazione dell'associazione VIA con "Arte Continua", per la quale è intervenuto Mario Cristiani, che ha evidenziato la bellezza della "parte antica" della Città di Mondovì. ricca di arte.
“Abbiamo deciso di sostenere questa iniziativa rispondendo alla richiesta d’aiuto che è arrivata da VIA, associazione no profit come la nostra, perché abbiamo trovato affinità e determinazione a realizzare progetti di lungo periodo - ha spiegato Cristiani -. Per questo abbiamo chiesto di coinvolgere dall’anno prossimo due importanti curatori ed amici, Stijn Huijts e Nicolas Ballario, che crediamo possano aiutare per il loro percorso di crescita. Crediamo sia importante sostenere, ovunque si trovino, persone disponibili e motivate ad avviare un’azione di lungo periodo per migliorare lo spazio pubblico, tenendo conto di dove si trova lo spazio abitato e ripensando, in particolare, il rapporto tra città, paesi e campagne. Siamo convinti che questo possa avvenire attraverso le opere e lo sguardo degli artisti, così come è accaduto in passato nella costruzione delle città specialmente in Italia ed Europa nelle quali gli artisti hanno dato senso e forma allo spazio".