"Gli dica di passarmi il pallone qui. Che io poi faccio così, così, così, così, così, così: gol. Facile". Parole di Edson Arantes do Nascimento, in arte Pelé, detto O Rei.
Giovedì 19 dicembre il Caffè letterario di Albedo risveglierà nell’animo degli appassionati di sport il desiderio di rivivere le storie più belle del calcio dentro e fuori lo stadio. Ma soprattutto attraverso le pagine di un libro.
A Bra, nella sala di BrArte (via Vittorio Emanuele II, 148) si presenta infatti “Eravamo piccoli Pelé” di Darwin Pastorin, giornalista e scrittore italo-brasiliano, per anni cronista di calcio, cresciuto alla scuola di Giovanni Arpino e Vladimiro Caminiti.
L’autore dialogherà con il caporedattore del Nuovo Braidese Silvia Gullino e il fiduciario di Slow Food Bra Gianni Milanesio, partendo dal gioco del calcio come metafora per raccontare la realtà. Perché nella vita, come per il portiere, l’importante è buttarsi. Ingresso libero e palla al centro alle ore 21 in punto.
Chi è Darwin Pastorin
Darwin Pastorin è nato a San Paolo del Brasile, figlio, nipote e pronipote di migranti veneti, il 18 settembre 1955. Giornalista professionista e laureato in Lettere. È stato redattore del Guerin Sportivo, inviato speciale e vicedirettore di Tuttosport per 20 anni, direttore di Tele+, direttore di Stream Tv, direttore ai Nuovi Programmi di Sky Sport, direttore di La7 Sport, direttore di Quartarete Tv. Ha scritto numerosi libri e saggi mettendo insieme calcio e letteratura, calcio e memorie personali e collettive. Giovanni Arpino è stato suo maestro di letteratura.