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Al Direttore | 26 aprile 2025, 18:05

L'ultimo saluto a Papa Francesco, la riflessione di un lettore: "La storia dell'uomo che, dalla terra piemontese, ha conquistato il cuore del mondo non può concludersi oggi"

"Papa Francesco, durante la sua esistenza, ha sempre perseguito la preservazione della vita, avendo vissuto in prima persona un’infanzia segnata dalla necessità di lasciare la terra natale per cercare opportunità migliori dall’altra parte del mondo"

Papa Francesco

Papa Francesco

Riceviamo e pubblichiamo la riflessione del lettore Mauro Rivetti relativamente alle esequie di Papa Francesco, occorse oggi (sabato 26 aprile) in piazza San Pietro a Roma.

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Abbracciati dal Colonnato del Bernini, gli sguardi delle persone in piazza sono rivolti verso il sagrato della Basilica di San Pietro. L’atmosfera irreale comunica più di mille parole, amplificate dai teleschermi di tutto il mondo e pronte a riecheggiare sulle testate dei quotidiani di domani e nei secoli a venire. È impressionante come il silenzio di questo sabato mattina racconti il soffio della quotidianità che stiamo vivendo, un’allegoria della vita in cui i potenti della Terra si trovano a poche centinaia di metri dal feretro, accolti da cerimonieri ossequiosi, mentre i comuni cristiani sono relegati a distanze ben più ampie. Tuttavia, tutti i presenti, all’unisono, sono immersi in una preghiera, al centro della quale c’è il Santo Padre, figura centrale del loro atto di fede.

Nel momento più solenne della funzione, le parole del cardinale Giovanni Battista Re, officiante del rito funebre, scuotono le menti dei potenti, illuminandone la visione del mondo e alimentando la speranza dell’intera umanità. È edificante e, al contempo, terrificante pensare a come il pensiero e l’azione di un solo uomo possano significare vita o morte per l’intera umanità.

Jorge Mario Bergoglio sarà ricordato dal mondo come Papa Francesco, Vescovo di Roma. Il nome da lui scelto per il suo secondo e definitivo battesimo con Cristo passerà alla storia per un pontificato intenso, durante il quale le sue parole hanno ispirato azioni concrete di rinnovamento ed evoluzione della Chiesa. Oggi, davanti agli occhi dei fedeli, si prospetta l’opportunità di assistere a un miracolo: la fine delle guerre che devastano il mondo e annientano intere civiltà, fatte di bambini inermi e donne sole, dove gli uomini sono destinati alla morte e la distruzione permane come elemento costante. Si spera che i potenti della Terra, osservando la bara in legno priva di fronzoli e ornamenti, riflettano sul mistero della morte e sul dono della vita, decidendo di privilegiare la salvezza di molte vite innocenti e indifese.

Papa Francesco, durante la sua esistenza, ha sempre perseguito la preservazione della vita, avendo vissuto in prima persona un’infanzia segnata dalla necessità di lasciare la terra natale per cercare opportunità migliori dall’altra parte del mondo. Rimasto profondamente legato alle radici della sua famiglia piemontese, Bergoglio ha sempre nutrito il desiderio di ritornare sulle colline astigiane, alla ricerca della verità della vita agreste delle sue origini, con una fede incrollabile nell’azione del buon Dio. È lecito definire l’epopea della famiglia Bergoglio quasi come un romanzo epico: la sventura di dover lasciare la propria terra per un futuro migliore si è trasformata, anni dopo, in un’opportunità di crescita attraverso il cammino di un figlio illuminato dalla fede. Cresciuto in un ambiente forte e rigenerante, Papa Francesco ha percorso un sentiero illuminato dalla fede in Dio, accompagnato costantemente da Gesù Cristo, con il quale ha guidato la comunità cristiana mondiale. Ha lavorato instancabilmente per promuovere la pace tra i popoli di diversa etnia, religione e credo, privilegiando sempre il sommo valore della vita. 

Alla luce di un insegnamento così grande, non tutto può concludersi oggi. Questo momento di coesione e sentimento deve rappresentare un punto di partenza per un cammino verso la pace e la fratellanza, in nome di Jorge Mario Bergoglio, l’uomo che, partendo dalla terra piemontese, ha conquistato il cuore del mondo.

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