Il gruppo di minoranza di Caramagna Piemonte, con il capogruppo Marco Osella, e i consiglieri Dario Colombano, Mario Coppola e Luigi Chiaravaglio, nell’ultimo consiglio comunale hanno presentato due interrogazioni e una mozione.
"La prima interrogazione era sulla casa Vacanze di San Damiano Macra, e dopo 2 tentativi di asta pubblica andati deserti, con una perizia asseverata incompleta ed in gran parte errata, ci siamo chiesti come si poteva vendere un immobile e quale notaio avrebbe redatto l’atto; incompleta perché mancava la valutazione di una parte della proprietà (terreno e frutteto) ed errata perché dichiarava la mancanza di autorizzazioni edilizie e abitabilità. Abbiamo dimostrato, atti alla mano, che questi documenti sono presenti e protocollati nei 2 comuni (Caramagna e San Damiano Macra). Non si capisce perché per ben 2 volte l’amministrazione abbia avallato una perizia del genere senza controllarla e inserendola nella determina a contrarre, dopo che queste lacune erano già state segnalate dal gruppo di minoranza durante il consiglio comunale del 24 ottobre scorso. Forse l’obbiettivo era solo portare a termine la sua propaganda. Vogliamo inoltre segnalare che in data 10 marzo scorso avevamo fatto richiesta della documentazione su delibere di affidamento incarico/i per perizia asseverata e presa d’atto della stessa con delibera di giunta ma non ci è stato consegnato nulla. Perché? E’ stata fatta la procedura esatta? A parere del segretario bastava averla protocollata come presa d’atto.
Durante il consiglio comunale l’amministrazione ha ammesso l’errore della perizia, con la sua gravità in quanto “perizia asseverata da un professionista”, e ha presentato il “mea culpa” dell’architetto Parola, con una lettera di scuse e un’ulteriore perizia “riparativa” guarda caso datata alcuni giorni dopo la nostra interrogazione e che riporta copia/incolla i dati delle varie autorizzazioni presenti nell’interrogazione. Forse bastava cercare meglio o forse andava bene così. Aspettiamo i verbali del consiglio sulle interrogazioni (a quasi un mese non ci sono ancora) per vedere se la presa d’atto dell’errore è ufficiale come abbiamo richiesto, o un buon proposito finito male.
Poi, il consigliere di minoranza Dario Colombano ha presentato un’interrogazione sulla raccolta differenziata. A fronte del notevole calo di raccolta differenziata certificato nell’anno 2023 e in attesa di conferma per l’anno 2024, troviamo insufficiente la risposta fornita dall’assessore Emanuel che intende sensibilizzare i giovani caramagnesi del Consiglio dei Ragazzi e provvedere in futuro a fare controlli sul conferimento dei rifiuti. I controlli e le campagne informative di sensibilizzazione e informazione andrebbero fatti prima che “i buoi scappino dal recinto”. L’educazione al corretto conferimento dei rifiuti va rivolta, molto spesso, più agli adulti che non alle nuove generazioni. Così come i controlli vanno effettuati come prevenzione e non come correzione a fronte di certi risultati. Serve programmazione e gestione costante non improvvisazione dell’ultimo momento. Lo stesso consigliere ha poi invitato il sindaco a richiamare un suo consigliere di maggioranza che metteva in dubbio i dati e i servizi forniti dal Consorzio dei Rifiuti, in modo particolare riguardo alle pesate dei mezzi di raccolta.
La minoranza ha poi presentato una mozione sulla gestione del Bosco del Merlino. E’ finito il tempo della propaganda, ora la dura realtà è ben diversa. Dal cambieremo e snelliremo le regole del Parco del Monviso sul Bosco del Merlino per ingraziarsi il mondo agricolo in campagna elettorale si è finalmente capito che il bosco del Merlino è una risorsa ambientale e turistica unica nel suo genere. Di recente anche il FAI se ne è accorto e ha proposto di fare un’iniziativa sui temi ambientali e di sostenibilità.
Anche noi siamo d’accordo che certe cose andrebbero cambiate, come la riduzione del SIC per escludere le aziende che sono all’interno, ma il SIC non l’ha istituito la precedente amministrazione ma è del 1995, e per modificarlo o eliminarlo servono procedure a livello nazionale e comunitario.
La mozione chiedeva un impegno politico sulla questione ma si è preferito appellarsi al regolamento del consiglio e dire che non si poteva presentare quella mozione su una tematica che non coinvolgeva direttamente l’attività amministrativa. Ci saremmo aspettati una semplice conferma dell’impegno visti i 370.000 euro del PNRR investiti sulla valorizzazione del Bosco del Merlino ma si è preferito nascondersi dietro i cavilli regolamentari.