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Politica | 29 maggio 2025, 18:30

Morozzo, Costamagna punta a essere “il sindaco di tutti”: “Non ho ricette per la politica, ma voglio mettermi in ascolto dei cittadini”

Eletto nell’ultima tornata elettorale, pensa già alla conclusione dei progetti per la nuova scuola materna e l’impianto di atletica outdoor. “Bacchetta” i morozzesi non andati alle urne e non si sbilancia sulla giunta

Morozzo, Costamagna punta a essere “il sindaco di tutti”: “Non ho ricette per la politica, ma voglio mettermi in ascolto dei cittadini”

Sono stato vicesindaco dal 2016 sino all’altro giorno e nell’ultimo anno ho le veci del primo cittadino ma mentirei se dicessi che non mi sembri strano, ora, esserlo per davvero. Non so cosa voglia dire fare il ‘bravo’ sindaco, non sono un politico di professione. Ma mi piacerebbe incarnare la definizione di ‘sindaco di tutti’, per davvero”. Umiltà, impegno e ovviamente “Ascolto e Servizio” - così si chiamava la lista elettorale con il quale si è presentato alle ultime elezioni amministrative -: sembra saranno queste le direttrici su cui Sergio Costamagna imposterà i propri primi cinque anni da sindaco di Morozzo.

Pensionato 67enne, sposato con Margherita, padre di tre figli e quattro volte nonno, co-fondatore della Polisportiva Libertas Morozzo, sassofonista nella banda musicale del paese, è stato vicesindaco del compianto sindaco Mauro Fissore, scomparso improvvisamente nel luglio 2024 a causa di un malore. All’appuntamento elettorale di domenica 25 e lunedì 26 maggio la sua lista – unica a essersi presentata, con Alessandro Avagnina, Bruno Bertola, Alessandro Bongiovanni, Maresa Cavallo, Mattia Dalmasso, Elisa Goss, Ramona Liboà, Andrea Milano, Roberto Ratti, Paolo Serra come candidati – ha raccolto 821 voti sugli 868 totali.

Un risultato che convince Costamagna solo a metà: “Eravamo gli unici, e la mia faccia è abbastanza conosciuta, ma mi sarei aspettato un’affluenza più marcata. Lo dico senza rammarico o polemica, ma siamo un piccolo paese e l’appuntamento elettorale amministrativo è il più importante: credo, oltre al disinteresse purtroppo generale per la cosa pubblica, una ragione sia anche la quasi concomitanza con i referendum dell’8 e 9 giugno. Comunque non abbiamo sofferto o patito, il quorum l’avevamo sfondato già alle 23 di domenica”.


[Sergio Costamagna all'atto del voto, domenica 25 maggio]

Andata com’è andata, lo sguardo del nuovo sindaco è puntato su alcuni interventi tra i più urgenti, specie in vista dell’autunno. “Parlo di asfaltature, che sono necessarie – dice Costamagna -. Poi, abbiamo due opere principali in cantiere che devono essere tassativamente terminate. La prima è la nuova scuola materna, da aprire entro settembre: è quasi ultimata, la prossima settimana inizieranno i lavori sulla parte esterna e a fine giugno si procederà all’arredamento e al trasloco dei materiali. La seconda, invece, è l’area sportiva outdoor all’uscita del paese, un bello spazio dedicato al nostro importante gruppo d’atletica”.

Di lavoro da fare, insomma, ce n’è parecchio e l’intenzione è quella di procedere passo per passo. Come con la composizione della giunta, sulla quale il neo sindaco non si sbilancia: “Ci stiamo pensando ma non siamo ancora riusciti a trovarci per confrontarci faccia a faccia – ha detto -. L’idea è incontrarsi nella serata di venerdì 30 maggio e guardare ai risultati delle preferenze, per poi nominare gli assessori nel Consiglio comunale del 5 giugno”.

Ed è così che si ritorna all’inizio. All’idea “di sindaco” a cui Costamagna guarda e che preferisce: “Sono una persona semplice, e orgogliosamente. Arrivo dal basso e non ho ambizioni particolari. Credo però, e mi piace farlo, che sia importante stare con le persone, tutte, dai bambini agli anziani e parlare con loro, ascoltarli e dialogare, conoscere le loro storie. Penso la presenza ‘tra la gente’ sia la prima ‘buona pratica’ di cui tener conto”.

Simone Giraudi

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