Procede con passo deciso il percorso di valorizzazione del Parco Tanaro, cuore verde della città di Alba. Dopo la candidatura presentata lo scorso marzo al bando Stars della Fondazione CRC, l’Amministrazione comunale ha concluso in questi giorni la fase di progettazione partecipata che porterà alla consegna del dossier definitivo. L’obiettivo è trasformare l’area in un vero e proprio “Parco dei Talenti”: uno spazio urbano e fluviale dedicato alla natura, alla cultura, allo sport e alla partecipazione.
L’assessore all’Ambiente Roberto Cavallo racconta il lavoro portato avanti insieme agli uffici comunali, alle associazioni e ai cittadini: “Nelle scorse settimane abbiamo realizzato due incontri di eco-progettazione: uno con i portatori di interesse economico, come artigiani, agronomi e commercianti, e uno con il mondo dell’associazionismo, dai gruppi ambientalisti alle realtà sportive e giovanili. In tutto una cinquantina di persone, suddivise in gruppi di lavoro tematici e coordinate da facilitatori. È stato un percorso molto partecipato, con idee concrete e uno spirito costruttivo”.
Tra i punti emersi, la volontà di costruire un parco aperto, vissuto, con un nuovo rapporto tra città e fiume. “Sarebbe il primo parco fluviale urbano della provincia di Cuneo – spiega Cavallo – e uno dei pochi in Piemonte e in Italia. Non solo un’area naturalistica, ma un luogo in cui convivono biodiversità e socialità, un punto d’incontro tra cultura, sport e ambiente. Vogliamo ricostruire quel legame affettivo tra gli albesi e il Tanaro, interrotto dopo l’alluvione del ’94”.
Il progetto, accompagnato dallo studio di architettura Land di Milano, mira a restituire all’area una funzione identitaria, collegandola anche alla storia e alla memoria del territorio. “Il Tanaro è la ragione per cui Alba esiste – ricorda l’assessore –. Dalla geologia dei fossili alla cattura del fiume che ha formato le rocche, fino alle tracce industriali e archeologiche visibili a pochi passi dal centro. Vorremmo che il parco raccontasse tutto questo, magari anche in dialogo con il Museo Eusebio, per far scoprire ai visitatori il legame profondo tra la città e il suo fiume”.
Durante il percorso partecipativo, si è svolta anche una passeggiata collettiva all’interno del parco, ispirata al concetto di 'camminata di quartiere' caro a Renzo Piano, per osservare sul posto le idee emerse. “Guardando dall’argine verso il centro – racconta Cavallo – si vedono il Duomo, i resti romani, manufatto di archeologia industriale di quella che era la cascata del canale Ex Enel, dove si produceva l'energia elettrica per l'illuminazione pubblica di Alba. Eppure oggi la circonvallazione e i parcheggi creano una frattura. L’obiettivo è superare questa barriera e far sì che il Parco Tanaro diventi un’estensione del centro storico, un vero spazio di continuità urbana”.
Il dossier, in fase di completamento, sarà presentato alla Fondazione CRC entro la fine di ottobre. “Speriamo di essere tra i progetti selezionati – aggiunge Cavallo –. In quel caso il parco potrebbe ricevere un contributo di 500mila euro, risorse importanti per avviare la riqualificazione. Ma al di là del finanziamento, il valore più grande è stato il metodo: lavorare insieme, ascoltare, progettare in modo partecipato. È un’esperienza che ha dato entusiasmo a tutti, anche agli uffici comunali. Vorremmo che il futuro Parco dei Talenti restasse così: aperto, vivo, condiviso”.


















