“Sono donne, ciascuna con un profilo, un aneddoto, un’intuizione.”
Tripudio di applausi ieri sera, martedì 4 novembre, al teatro Iris di Dronero. In dialogo con Piero Dadone ed ospite del festival letterario “Ponte del Dialogo”, Lella Costa ha presentato il suo libro, “Se non posso ballare non è la mia rivoluzione”, edito da Solferino con la prefazione di Serena Dandini.
Travolgente ed ironica, ha ripercorso con il pubblico i momenti e le riflessioni che hanno portato alla stesura del libro. Un lavoro intenso, nato prima di tutto dall’idea di uno spettacolo teatrale, a sua volta ispirato ad un libro: il “Catalogo delle donne valorose” di Serena Dandini. Le biografie qui sono una trentina libro, troppe per un spettacolo, se non fosse che, grazie ad una provocazione di Serena Sinigaglia, è nata la folle scommessa di presentare a teatro ben cento biografie. Un progetto riuscitissimo, incredibile ed unico nel suo genere, che si è addirittura superato: nello spettacolo, così come nel libro, le biografie sono infatti arrivate ad essere ben cento, più due!

SENZA NULLA TOGLIERE, AGGIUNGERE
“Quella capacità di visione - ha detto Lella Costa - che non dico che ce l’abbiamo sempre noi donne, ma personalmente spesso l’ho trovata di più nel genere femminile. Le donne hanno la capacità di vedere un po’ più in là, di aggiungere +1 alla contabilità dell’infinito. Questo libro non vuole contrapporsi alla capacità ed al contributo maschile, semplicemente vuole aggiungere. È necessario secondo me conoscere anche il contributo femminile, importantissimo.”
Da Franca Valeri a Elsa Morante, da Rosa Parks a Rita Levi Montalcini,… Vite che hanno saputo essere non soltanto d’esempio, ma abbattere quel cliché di donne fragili, in preda ad un sentimentalismo esclusivamente romantico. Quella visione di donne in balia dell’amore, il cui unico senso è quello trovare il principe azzurro. Donne schiave del loro stesso essere donne e della maternità, proprio per questo esclusive ad esempio dalla magistratura fino al 9 febbraio 1963.
Tra le biografie anche quella di Teresa Mattei. Obiettando alla sua proposta di aprire le porte della magistratura alle donne, un uomo le disse: “Signorina, lei vuole ammettere le donne alla magistratura! Ma sa che in certi giorni del mese le donne non ragionano?” La sua risposta non fu soltanto lucida, ma eloquente: “No - disse - ma so che molti uomini come lei non ragionano tutti i giorni del mese”. La legge n.66 rimosse il divieto esistente ed il primo concorso aperto alle donne fu bandito il 3 maggio 1963.
Ed ancora donne, pochissime raccontate sui libri. Laura Bassi ed Elena Lucrezia Cornaro per esempio, due straordinarie scienziate. La Bassi fu la prima donna al mondo a ottenere una cattedra universitaria (a Bologna nel 1732), nonché la prima donna europea ad insegnare in una facoltà di scienze. La Cornaro, invece, nel 1678 fu la prima donna italiana a laurearsi in filosofia presso l'Università di Padova. Anche di loro sono nel libro Lella Costa.
“Ma puoi fare una macchina senza tergicristalli. Solo un uomo! Quando piove come fai? Ecco anche qui ci voleva una donna!” Tra le risate, l’accenno ad un’altra incredibile biografia: quella di Mary Anderson.
Fu proprio lei a progettare una leva manuale per pulire il parabrezza delle auto. L’idea le venne durante uno dei suoi molteplici viaggi: non avendo la patente, la Anderson era costretta a dipendere dai taxi che, in caso di maltempo, dovevano continuamente accostare per tenere pulito il parabrezza, lasciando che il tassametro proseguisse nella sua scalata di prezzo.
Prima che inventasse il tergicristalli, si racconta che durante una visita a New York nell’inverno del 1903 l’inventrice osservò un tram che procedeva con i finestrini abbassati per permettere all’autista di pulire il vetro anteriore dalla neve. Il suo spirito di osservazione maturò la soluzione, così una volta ritornata in Alabama progettò una leva posta all’interno dell’abitacolo del conducente che permetteva di attivare manualmente una stecca di gomma esterna: muovendosi teneva pulito il vetro.
Se inizialmente la novità fu accolta con diffidenza, divenne poi dotazione obbligatoria nelle automobili dal 1916 e ottenne un brevetto dell’estensione di 17 anni. L’idea si diffuse rapidamente, tanto che nell’aprile del 1911 si ricorda il primo brevetto inglese per i tergicristalli: fu registrato da Gladstone Adams.
STORIE CHE RIVENDICANO CONSAPEVOLEZZA

Il sentimentale descritto in “Se non posso ballare non è la mia rivoluzione” è grinta, desiderio, affermazione ed autenticità. Mostra quanto in una donna non sia esclusivamente relegato all’amore, ma sia intuizione, progetto personale e soprattutto consapevolezza che dentro sé c’è un rivendicare, essere e poter scegliere.
Lella Costa racconta di donne e dedica il suo libro proprio a due donne per lei importanti: sua mamma e sua nipote Tea. L’ironia, la sua forza e perseveranza sono il risultato di legami, ma anche incontri e, soprattutto, di intimità custodita che ancora illumina il suo sguardo.
A Dronero, il festival letterario “Ponte del Dialogo” proseguirà fino a domenica 9 novembre con tanti imperdibili appuntamenti ed ospiti speciali. Il festival è realizzato dal Comune di Dronero e dall’Agenzia di Sviluppo AFP, con il prezioso contributo di Regione Piemonte, Fondazione CRC, Compagnia di San Paolo, Fondazione CRT e Banca di Caraglio. Importante la collaborazione con l’Istituto Comprensivo di Dronero, nell’ambito della sezione Young, e con l’Istituto Alberghiero di Dronero, i cui allievi si occuperanno dell’accoglienza del pubblico insieme allo staff del Festival e ci delizieranno con qualche gustoso aperitivo. La manifestazione coinvolge anche numerose associazioni e istituzioni culturali di Dronero: il Centro Studi Cultura e Territorio, Espaci Occitan, il Museo Luigi Mallé, la Biblioteca Civica, le associazioni Prometheus, Il Maira, Voci del Mondo e Il Bottegone.
Per consultare il programma giorno per giorno cliccare sul seguente link https://pontedeldialogo.it/edizione/autunno-2025/








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