La Corale Valle Stura ha intrapreso un pellegrinaggio a Roma nelle prime ore di venerdì 21 novembre, vivendo un'esperienza profonda nella Città Eterna durante il Giubileo dei Cori nell'Anno Santo della Speranza. Il viaggio è stato scandito da un percorso dettagliato, costruito per cogliere le bellezze che Roma offre in ogni angolo, via e piazza.
Dopo aver varcato la soglia delle Porte Sante delle tre Basiliche Papali fuori dal Vaticano, il gruppo ha avuto l'onore di animare con il canto la celebrazione eucaristica presso la Basilica di Santa Maria Maggiore, presieduta nella Cappella della "Salus Populi Romani" dal Cardinale Arciprete Makrickas, il quale ha espresso parole di apprezzamento per il servizio prestato dai coristi.

La mattina seguente, la voglia di godere delle bellezze di Roma ha guidato il gruppo nel centro storico, dove il coro si è distinto tra i turisti grazie ai caratteristici foulard rossi. Nel pomeriggio, il percorso giubilare ha condotto il gruppo via della Conciliazione verso la Porta Santa di San Pietro. Alternando canti e preghiere, i pellegrini hanno raggiunto il cuore pulsante della cristianità, sulla tomba dell'Apostolo Pietro.
Raggiunto il quartiere di Trastevere, il coro ha reso omaggio a Santa Cecilia, patrona della musica, presso l'omonima basilica, in occasione della sua memoria liturgica del 22 novembre. Qui è avvenuto l'incontro con Mons. Frisina, rettore della basilica e direttore del Coro della Diocesi di Roma, e il coro ha animato la celebrazione eucaristica presso la Basilica di Santa Maria in Trastevere.

La domenica ha raggiunto il suo culmine con la partecipazione alla celebrazione del Santo Padre in Piazza San Pietro. Durante la messa, Papa Leone XIV ha rivolto parole semplici, toccanti e profonde ai cantori, incoraggiandoli a proseguire nel loro ministero, fondamentale nella liturgia. Citando Sant'Agostino, il Pontefice ha affermato: "Il canto è proprio di colui che ama", uno slogan che la Corale Valle Stura ha deciso di tenere come stimolo e fondamento del proprio servizio.
La comitiva è rientrata nella serata di domenica, portando con sé un bagaglio culturale ed emotivo arricchito da un'esperienza unica e difficilmente dimenticabile.















