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Attualità | 01 gennaio 2013, 16:39

Semplice ma significativa la cerimonia dei Caduti in Russia a Veglia

Ernesto Barbero, Giovanni Barbero, Battista Bergesio, Sebastiano Bergesio, Lorenzo Bonetto, Guglielmo Burdisso, Antonio Carena, Gabriele Colombano, Battista Colombano, Bartolomeo Cravero, Giovanni Battista Ferrero, Felice Panero, Giovanni Panero, Nicola Reinero, Lorenzo Rosano, Luigi Rosano, Bartolomeo Testa, Lorenzo Testa, Piero Valfrè. I nomi scanditi al microfono. Semplice ma significativa la cerimonia di domenica 30 dicembre a Veglia

Semplice ma significativa la cerimonia dei Caduti in Russia a Veglia

Ernesto Barbero, Giovanni Barbero, Battista Bergesio, Sebastiano Bergesio, Lorenzo Bonetto, Guglielmo Burdisso, Antonio Carena, Gabriele Colombano, Battista Colombano, Bartolomeo Cravero, Giovanni Battista Ferrero, Felice Panero, Giovanni Panero, Nicola Reinero, Lorenzo Rosano, Luigi Rosano, Bartolomeo Testa, Lorenzo Testa, Piero Valfrè. I nomi scanditi al microfono. Semplice ma significativa la cerimonia di domenica 30 dicembre a Veglia.

“Vogliamo ricordare – ha detto l’assessore Sergio Barbero - il sacrificio di tanti alpini e di tanti soldati sul fronte russo. Fra gennaio e febbraio ricorreranno i settant’anni da quel terribile periodo. Oggi siamo nel pieno dell’inverno ma abbiamo una giornata lieve, ma pensiamo alla Russia, il clima gelido che ci poteva essere a gennaio in quei territori. Pensiamo a questi nomi, figli di questa terra, di questa frazione che hanno dovuto lasciare i loro campi, le loro terre, ma soprattutto le loro famiglie. Erano tutti giovanissimi e hanno lasciato tutto, obbedendo al richiamo della patria per andare a fare una guerra così assurda com’è stata la seconda guerra mondiale. E’ importante ricordare perché un paese che non ricorda non ha futuro”. In tanti hanno partecipato alla cerimonia, il gruppo Alpini di Cherasco guidato da Renzo Bergese che ha contribuito all’organizzazione, ma anche tante rappresentanze di Penne nere del territorio, così come erano presenti i bersaglieri e le forze dell’ordine. “Una cerimonia semplice ma molto significativa. – ha aggiunto il sindaco Claudio Bogetti – che ci fa riflettere su due aspetti. E’ importante ricordare per far rivivere la memorie di queste persone ma soprattutto bisogna trasferire queste memorie ai giovani, loro sono il futuro, in modo che facciano sì che queste orrende tragedie non avvengano più. In questo momento così difficile è importante ricordare l’esempio di queste persone che hanno dato la vita per la patria. La politica, la situazione attuale del nostro paese purtroppo è molto distante dai valori e dai principi dei caduti. Dobbiamo tornare a quei valori a quei principi e trasmetterli ai nostri ragazzi”. Presente alla cerimonia anche la “vicina di casa”, il sindaco di Bra, Bruna Sibille che ha aggiunto: “Settant’anni  fa le varie nazioni dell’Europa si combattevano. Nell’arco di due generazione si è arrivati ad arrivare un’Europa unica, ancora con tanti difetti, tante cose che deve rimodellare, ma dobbiamo lavorare per costruire un’Europa più forte, non solo economicamente, ma anche politicamente ed idealmente, per consegnare un futuro migliore alle nuove generazioni”.  

m.q.

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