“Presi per il PIL”: un film documentario per liberarsi del dogma della crescita economica

Ci sono delle storie accanto a noi che, condivisibili o meno, invitano a fare dei ragionamenti. Come quella di Marta e Giorgio, medico lei e traduttore di libri con laurea in filosofia lui, che un bel giorno hanno deciso di spostarsi da Torino a San Damiano Macra con i loro cinque figli, per avviare un azienda di capre da latte e per recuperare un'intera borgata abbandonata. O come quella di Roberto, che con sua moglie Rossana e il figlio, dopo aver salutato colleghi e una promettente carriera da avvocato, si è trasferito da Cagliari ad Orroli, dove si autoproduce la maggior parte di ciò che serve alla sua famiglia per vivere.

Storie sorprendenti. Storie di persone normali. Nonostante si possa pensare il contrario, non si tratta di “alternativi”, ma di uomini e donne che prima di altri si sono interrogati sul concetto di “felicità”,  chiedendosi se per vivere sereni è davvero necessario puntare tutto sui soldi e sulla carriera. Persone che hanno deciso di sperimentare sulla propria pelle il concetto di “decrescita” e il desiderio di liberarsi dal dogma imposto del PIL, iniziando ad immaginare uno stile di vita più semplice, più a contatto con la natura e con le proprie radici. Come hanno fatto anche le ragazze e i ragazzi di Pescomaggiore, un paesino sulle colline dell'Abruzzo, accanto a L'Aquila. Il terremoto del 2009 ha distrutto le loro case; potevano decidere di lamentarsi, di piangersi addosso, di stare ad aspettare dei sussidi che non arrivavano mai e una ricostruzione dove la speculazione edilizia regna sovrana. E invece no. Si sono rimboccati le maniche e si sono ripresi il loro futuro. Hanno inventato “l'Ecovillaggio autocostruito EVA” di case di paglia, seguendo i metodi della bio-edilizia. La manodopera l'hanno messa loro, i cittadini, e i materiali li ha messi il territorio, grazie alle risorse vegetali dei campi di cui dispone. Un esempio umano e civico senza precedenti in Italia, che ha ristabilito una relazione virtuosa con l'ambiente e che ha reinventato il concetto stesso di casa e di aggregazione sociale. 

Di queste e di altre stimolanti e un po' “provocatorie” storie racconta il film “Presi per il PIL”, un documentario di Stefano Cavallotto, Andrea Bertaglio e Lorenzo Fioramonti, prodotto da Settembre Film. ”Ormai è evidente, la crescita economica indefinita sta distruggendo il pianeta e le società che lo popolano”  -  affermano i tre sceneggiatori - ”Non possiamo più fare finta di nulla e andare avanti, le conseguenze saranno sempre più gravi e abbiamo sempre meno tempo per invertire la rotta. Occorre trovare un nuovo modello di sviluppo, un nuovo paradigma economico, culturale, sociale. Forse una possibile strada da percorrere è quella della “decrescita”, il movimento di pensiero che in questo momento indica più chiaramente una via alternativa. Con questo film vogliamo portare il nostro contributo a questo dibattito” – concludono Stefano, Andrea e Lorenzo -  ”suggerendo da una parte un punto di vista critico sul dogma assoluto del PIL che domina nella politica e nelle organizzazioni internazionali, dall’altra raccontando alcune storie che mostrano come sia possibile vivere la decrescita nel concreto, ora e qui, facendo scelte semplici, non estreme, ognuno a suo modo e nel suo contesto. C’è chi lo fa, senza sofferenza, senza rinunce, riuscendo addirittura ad essere felice” .

La prossima proiezione è prevista ad Alba il 15 aprile alle ore 21,00 presso il Cinema Moretta. Per maggiori informazioni: www.presiperilpil.org