La Giunta del Comune di Gaiola ha deliberato l'istituzione del Registro delle dichiarazioni anticipate di volontà relative a trattamenti sanitari.Come stabilito dall'articolo 23 della Carta Costituzionale, "nessuno può essere obbligato a un determinato trattato sanitario se non per disposizione di legge" e "la legge non può in ogni caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana".
Inoltre il combinato disposto dell'articolo 13 della stessa e dell'articolo 3 della Carta dei Diritti Fondamentali dell'Unione Europea rappresenta forse il punto più alto nel riconoscimento della libertà umana, intesa come conoscenza di tutte le procedure sanitarie e partecipazione informata alla scelta della soluzione migliore in materia di libertà terapeutica e di fine vita.
"In assenza di una normativa nazionale, dovuta, a mio avviso, per lo più a inerzia e scarsa capacità di autonomia di pensiero di un Parlamento che legifera - quando lo fa - quasi esclusivamente in regime di emergenza o sotto pressione mediatica, molte amministrazioni hanno opportunamente provveduto secondo le proprie competenze all'istituzione dei registri in cui raccogliere i cosiddetti "testamenti biologici" dei cittadini. Come Sindaco, col supporto della Giunta, ho ritenuto di assumere il riconoscimento formale del valore etico delle dichiarazioni anticipate di trattamento e di assicurarne una regolare custodia. Auspicando che ancora tanti altri primi cittadini seguano l'esempio, comunico che tale registro sarà operativo presso l'ufficio protocollo dai prossimi giorni." spiega il Sindaco Fabrizio Biolé.
"E poi, oltre il merito della tematica, ritengo siano piccoli passi con un enorme valore etico e sociale, come questo, a costo zero per le amministrazioni, che danno la risposta giusta alla disaffezione del cittadino verso l'istituzione. Piccoli paesi civili in un Paese che in tema di civiltà claudica ancora un po' troppo..."














