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Politica | 22 novembre 2016, 16:43

Mondovì: il Comune "restituisce" la chiesa di Sant'Evasio?

Nel consiglio comunale di lunedì 21 novembre è emersa la possibilità di destinare l'immobile alla sua funzione originaria. La recinzione di Parco Europa è in stand-by, il tempo di connessione al Wi-Fi della biblioteca non verrà esteso

La chiesa di Sant'Evasio

La chiesa di Sant'Evasio

"Da tempo ci stiamo confrontando con la proprietà per capire se destinare la chiesa di Sant'Evasio al culto". La notizia è giunta direttamente dall'assessore Laura Barello in occasione del Consiglio comunale di Mondovì, svoltosi lunedì 21 novembre.

Dal 2004 l'immobile è in concessione al Comune per 99 anni ed è stato oggetto di interrogazione da parte del consigliere grillino Federico Costamagna, il quale si è detto perplesso per la risposta ricevuta: "Spero non finisca così - ha dichiarato -. Abbiamo un gioiello architettonico e artistico e lo ridiamo indietro? Se valorizzata, Sant'Evasio può diventare un'attrazione molto importante, proprio come la cupola del Santuario di Vicoforte".

Interpellata sui lavori già eseguiti e su quelli futuri, Barello ha asserito: "L'edificio è stato oggetto nel 2010 a un intervento di recupero che ha riguardato il tetto e il campanile. Poi si è passati al recupero e alla rifunzionalizzazione della sacrestia, con la realizzazione di un blocco di servizi igienici. Tutto è stato finanziato con fondi europei. L'obiettivo era quello di creare un centro polifunzionale per scopi culturali. Si sperava in un secondo lotto di finanziamenti, motivo per cui era stato chiesto un progetto di fattibilità per il recupero complessivo della struttura, poi il crack di "Marcovaldo" ha frenato ogni ambizione. Sono emerse altre criticità, ma attualmente l'edificio è in sicurezza; certo, necessiterebbe di tanti altri interventi, che purtroppo richiedono risorse ingenti".

Per ciò che concerne Parco Europa, invece, l'assessore ha affermato: "Abbiamo eseguito diversi lavori in quella zona, quali l'implementazione dell'illuminazione, la creazione dell'area bimbi, di quella polifunzionale vicino al chiosco e dei percorsi pedonali. Gli interventi che dovrebbero essere completati sul lato che si affaccia su corso Europa sono subordinati a un'operazione urbanistica che non è avvenuta e che riguarda il trasferimento di un terreno al Comune. Finché non si sbloccherà la situazione, non potremo recintare il parco e dare vita a un'area dedicata ai cani. La tensostruttura dell'anfiteatro è in stand-by per vincoli di finanza pubblica. Quali saranno i prossimi interventi? Ci occuperemo della tinteggiatura e della messa in sicurezza dei giochi e supporteremo il gestore nella pulizia del verde".

Costamagna ha chiesto delucidazioni anche sul servizio Wi-Fi della biblioteca civica, che consente a ciascun utente una connessione di sole quattro ore, suggerendo l'ipotesi di estendere la durata di quest'ultima. La risposta è giunta dall'assessore Mariangela Schellino: "Il Comune di Mondovì - ha esordito - ha fatto la scelta di individuare nel "Csi Piemonte" l'erogatore del servizio. Si tratta di un ente pubblico che garantisce l'accesso contemporaneo a un centinaio di utenti. Il servizio prevede l'utilizzo di due antenne, ubicate rispettivamente al primo e al secondo piano dell'immobile. Una delle due era rotta e abbiamo provveduto a risolvere il guasto. Per quanto riguarda le tempistiche di connessione, il problema può essere aggirato creando altri account".

L'ultima interrogazione del consigliere del Movimento 5 Stelle riguardava l'istituto del difensore civico. "È una figura che per gli enti locali è stata soppressa - ha replicato il sindaco, Stefano Viglione -; pertanto, l'unica persona a cui i cittadini possono rivolgersi è il difensore regionale, presente a Torino. Attraverso una semplice modulistica presente sul sito di quest'ultimo, sarà possibile avanzare la propria richiesta. A tal proposito, il nostro sportello unico è disponibile ad accompagnare il cittadino nella formulazione e nella compilazione delle sue istanze".

L'ultimo quesito è stato presentato da Daniela Oggerino ("Comunità Solidale") ed era riferito a un'ulteriore restrizione degli orari di funzionamento delle slot machine, attualmente fruibili in città dalle 12 alle 24. L'assessore Guido Tealdi ha però spiegato che l'attuale fascia oraria è stata adottata di comune accordo dalle "Sette Sorelle" su suggerimento della Provincia di Cuneo, che l'ha indicata dopo accurati studi sulla ludopatia. Oggerino ha allora proposto al Comune di aderire alla campagna "No Slot", dando degli incentivi a coloro che scelgono di non inserire macchinette per il gioco d'azzardo nei propri locali.

Alessandro Nidi

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