Questo 2016 è stato, probabilmente meno a ragione di quanto sarebbe giusto farlo, maltrattato lungo tutti i dodici mesi del suo stesso svolgersi, tra disastri naturali e morti eccelse.
Chi sperasse, però, di essere ormai quasi arrivato alla tanto agognata fine, al tanto atteso 31 dicembre, dovrà moderare (almeno un po') l'entusiasmo: la mezzanotte dell'ultimo giorno del 2016, infatti, durerà un secondo in più del solito.
A determinarlo, secondo il noto giornale di curiosità scientifiche Focus, l'International Earth Rotation and Reference Systems Service (IERS), ovvero l'organo dedicato al monitoraggio di tutti i fenomeni e i dati relativi al moto di rotazione terrestre, che quotidianamente ne calcola il rallentamento in decimi di secondo a seguito (principalmente) della forza di attrazione gravitazione di Sole e Luna e la diversa distribuzione delle masse nel nucleo della Terra. La ragione, la parificazione degli orologi atomici del pianeta con il suo moto costantemente più lento.
Quando la rotazione del nostro pianeta, che dovrebbe essere di 86400 secondi atomici, rallenta di più 0,9 secondi, viene introdotto il cosiddetto leap second, ovvero uno "scatto" temporale.
Il leap second viene tendenzialmente annunciato con un anticipo di circa 6 mesi, e posizionato temporalmente a fine anno o a fine giugno; quella del 31 dicembre 2016 sarà la 27^ correzione dal 30 giugno 1972.
Certo, una discrepanza non particolarmente importante, per noi. Ma secondo i calcoli dello IERS nel 2100 essa sarà di circa 2/3 minuti, e nel 2700 di circa 30 minuti.