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Attualità | 26 novembre 2019, 11:07

Dal 1° gennaio 2020 il Comune di Cuneo non avrà più la stamperia interna

Come spiegato dall'assessore Lerda, in risposta ad un'interpellanza di Nello Fierro di Cuneo per i Beni Comuni, il servizio verrà svolto dalla Provincia in un'ottica di ottimizzazione dei servizi

Dal 1° gennaio 2020 il Comune di Cuneo non avrà più la stamperia interna

Consiglio comunale ieri sera a Cuneo. Nello Fierro di Cuneo per i Beni Comuni ha chiesto, tramite interpellanza, del futuro della stamperia comunale e della sua probabile chiusura, definendola “una perdita per il Municipio. Ha sempre avuto un ruolo importante e a servizio delle varie funzioni, oltre che delle nostre attività. Così riduciamo la possibilità di leggere documenti importanti su carta. Così come sarà una perdita per le tante realtà a cui il Comune concede il patrocinio, perché perderanno la possibilità di poter avere un supporto nella diffusione di volantini o locandine”.

La domanda di Fierro : “Quale futuro per questo ufficio, per chi ci lavora e per i macchinari?" Si associa Valter Bongioanni della Lega, chiedendo il mantenimento di un servizio che ha una storia importante.

L’assessore Guido Lerda: “Parto da una premessa. Una delle cose che si ripetono maggiormente è che bisogna evitare l’uso massiccio della carta e noi da tempo utilizziamo carta riciclata. Vogliamo ridurne lo spreco. Finito il consiglio comunale, il 100% del materiale cartaceo distribuito finisce al macero. Sulla stamperia nulla di segreto: c’è una delibera di Giunta che parla di una convenzione con la Provincia per ottimizzare i servizi reciprocamente. In questo quadro abbiamo deciso che potesse essere utile un accordo che coinvolgesse la stamperia provinciale, dove esistono macchinari più moderni. Con decorrenza 1 gennaio quello che fa la stamperia comunale verrà fatto da quella provinciale. Non cambia nulla per voi. Nessuna esternalizzazione, solo collaborazione”.

E ancora: “I macchinari li riutilizzeremo, per altri daremo disdetta al contratto. Non ci sarà nessun aggravio dei costi di questo servizio, che l’anno scorso ha pesato sulle casse comunali per 46mila euro”.

Fierro: “Perdiamo delle competenze. Non sono soddisfatto”.

Barbara Simonelli

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