Riceviamo e pubblichiamo:
"Futuro e libertà non è AN in 16°, chi lo pensa non ha capito nulla", ha detto Fini nel suo discorso a Mirabello. Qualcuno in buona fede magari sperava in un ritorno ad AN, ma invece si punta a un terzo polo centrista con Casini, Rutelli e Montezemolo. Dopo aver liquidato il M.S.I. , chiuso AN, il politico dal bel modo di parlare, per giustificare le sue tante giravolte, dice dopo tanti anni di alleanza che Berlusconi è un padrone, che il governo è inadempiente su tante cose e che predomina l’asse Forza Italia-Lega, ammettendo così che i ministri e sottosegretari, nonché i tanti parlamentari di AN in questi anni sono stati a guardare. In più, dopo un anno dalla cofondazione del Pdl si accorge che tutto è sbagliato e che il Pdl non è il partito liberale di massa che voleva.
A noi fa solo rabbia che questo politico, che non dimostra certo progettualità politica (se non la sua personale), speciale capacità e affidabilità, quando gli conviene rispolvera la figura di Almirante e gli ideali della destra. Basterebbe però ricordare che, in questi anni di partecipazione al governo, Fini è riuscito solo a distinguersi per le posizioni di potere conquistate (vedi enti pubblici, ministeri, Rai ) e per due leggi impopolari: la legge Gasparri sulle TV private e il decreto Ronchi sulla gestione privatizzata dell’acqua.
L’impegno de La Destra è quello di riportare in Parlamento e nelle istituzioni la destra nazionale e sociale, la destra che non si arrende e la cui identità non si cancella. Con noi è la destra.
Paolo Chiarenza, Segretario provinciale La Destra - Cuneo













