Uno spettacolo visionario, un ritorno alle origini e alle radici, un viaggio quasi iniziatico in un Carso ricco di magia, fino a un’improbabile rinascita. Più volte ospite del Sociale “G. Busca”, Paolo Rossi torna al Teatro di Alba martedì 29 gennaio 2013, alle ore 21, con la sua nuova produzione dal titolo “L’amore è un cane blu”, sottotitolo “La conquista dell’Est”. Sul palco, accanto a lui, ci sono i musicisti “I virtuosi del Carso” che con il loro “liscio balcanico” commentano le avventure del protagonista, perso e ramingo nella sua terra d’origine.
I biglietti per lo spettacolo “L’amore è un cane blu” sono esauriti. Si consiglia di contattare il Teatro di Alba al n. 0173 35189 per avere maggiori informazioni.
Paolo Rossi è un uomo perduto sulle montagne del Carso, in una notte magica e al contempo terribile. Nel paesaggio brullo di grotte e rovi, pietre e fiumi sotterranei, familiare eppure sconosciuto, arranca per ritrovare un filo nel caos che regna sovrano, nei rapporti umani e sociali, in una dimensione collettiva e politica che sembra annientata sia nei rapporti economici che in quelli affettivi. «Si sa – dice l’autore-attore – arrivano momenti in cui i racconti ascoltati nell’infanzia e i sogni e le visoni dell’adolescenza diventano più vividi dei ricordi di vita vissuta lontana o recente o quanto meno spesso si finisce per confonderli. Qui si narrerà di ripartire in ogni trattativa – sia con se stessi, in camera da letto, in piazza o in Parlamento – dalla ricchezza di un palpito coraggioso piuttosto che la misera miseria del soldo e della paura».
Il viaggio di Paolo Rossi conduce il pubblico alla scoperta dell’amore, per sé, per l’altro, per un’idea: difficile da immaginare quanto è difficile immaginare l’esistenza di un cane blu. Per arrivarci bisognerà cercare di non perdersi, e per non perdersi il modo migliore è non sapere mai dove si sta andando. «Lo spettacolo – spiega Paolo Rossi – è difficile da raccontare, mescola la mia vita alle vite che mi hanno raccontato. La mia era una famiglia di affabulatori, come spesso accade da queste parti: anche se si parla di eventi storici non è mai un elenco di fatti, di date, ma una rievocazione ricca di aneddoti, di vita vissuta. Da bambino sul Carso giocavo agli indiani e ho sempre sognato di interpretare un western. Ecco, questo è un western balcanico».
Il Botteghino del teatro di Alba in piazza Vittorio Veneto è aperto per informazioni il giorno dello spettacolo dalle 19.30 alle 21.
TEATRO SOCIALE “G. BUSCA” Piazza Vittorio Veneto 3 - Alba
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