Al solito il primo ad arrivare è stato il Presidente, Brunello Olivero, perché l’accoglienza è un dovere/piacere del padrone di casa. Ha stretto la mano a tutti, ha accolto calorosamente, oltre a piloti e navigatori, il comandante della Polstrada di Cuneo, Franco Fabbri e l’assessore del Comune di Cuneo, Gabriella Roseo, ed ha aperto la cerimonia con “parole di circostanza”. Non si è sottratto alle consuete foto con i premiati e non si è scomposto più di tanto quando il Campione sociale, Damiano Defilippi, chiamato a ritirare il premio più prestigioso, una bella coppa, non ha risposto. Era assente. Un vero gentiluomo, l’avvocato Olivero. Non ha lasciato trasparire il disappunto per la, come vogliamo chiamarla, sbadataggine di Defilippi. Una voce da centro sala ha comunicato che il nostro sarebbe in Norvegia, evidentemente ibernato, non essendo stato in grado, nell’epoca dove tutti siamo online 24 / 24, di comunicare l’impossibilità a presenziare alla cerimonia. Buona la battuta del Direttore dell’ACI Cuneo, Giuseppe De Masi che, impossessatosi della coppa, ha ventilato l’idea di riciclarla l’anno prossimo dopo avere sostituito il nome sulla targhetta. Ovviamente una battuta, la coppa sarà conservata per quando Defilippi, bontà sua, avrà tempo e voglia di farsi vivo.
La cerimonia della premiazione ha avuto comunque un andamento festoso e genuino. Perché il mondo dei rally, eccetto quello che ruota intorno ad un ristrettissimo numero di campioni world wide, è permeato di tanto entusiasmo e di quella “passionaccia” che rendono sopportabili gli innumerevoli sacrifici, di soldi e di tempo, che questi ragazzi, alcuni con frezze argentee nei capelli, devono affrontare nel corso dela stagione. Lo sponsor, emerito sconosciuto, non è interessato a questi campionati minori e le livree delle auto in gara, più che reclamizzare marchi e colori di primarie azienda nazionali, pubblicizzano, ad esempio, il nome della pizzeria del paese che difficilmente “caccia la grana” ma si limita a fornire qualche “Margherita” a piloti e navigatori. Non mancano ovviamente i figli di papà che hanno la possibilità di noleggiare una costosa auto competitiva e magari andare a vincere davanti ad un volonteroso pilota senza disponiblità economica, ma questo è un altro discorso. Rappresentati di quest’ultima categoria alla cerimonia dell’ACI Cuneo, non se ne sono visti. Era presente invece un gruppo di simpatiche ragazze sorridenti e molto sveglie che hanno ricevuto numerosi premi destinati a piloti e navigatori. Al termine, intorno ai tavoli di un buffet sobrio e di qualità, la conversazione è sgorgata allegra ed animata. Poi tutti a casa a sistemare in bella vista targhe e coppe.













