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Saluzzese | 15 luglio 2013, 08:37

L’abbraccio di migliaia di persone sulla collina di Saluzzo a Madre Elvira

Chiusa la Festa della vita che ha festeggiato i trent’anni di vita della Comunità Cenacolo. Persone da tutto il mondo, traduzione simultanea del programma in sette lingue. Settemila persone sabato per il musical biblico "Credo" sotto la tensostruttira del Villaggio della Pace

Le migliaia di persone alla Festa della Vita 2013

Le migliaia di persone alla Festa della Vita 2013

Dopo il via vai ininterrotto di questi giorni, gli ultimi pullman - navetta sono scesi dalla collina di Saluzzo ieri sera, come le centinaia di auto munite di pass che hanno avuto accesso per le quattro date di Festa della Vita della Comunità “Cenacolo”, fondata da  Suor Elvira.

Migliaia di persone  hanno partecipato agli incontri, rosari, preghiere, canti, testimonianze, eventi  del programma  che si è chiuso con la messa celebrata dal vescovo di Saluzzo Monsignor Giuseppe Guerrini, concelebrata da sacerdoti delle Comunità di Suor Elvira: 56 ad oggi,  in Italia e  in varie parti del mondo. Tantissimi i giovani, bambini, religiosi, amici hanno festeggiato il trentennale di Fondazione della Casa madre.

Era infatti il 16 agosto del 1983 quando suor Elvira Petrozzi iniziò, in questa villa concessa dal comune di Saluzzo, la sua missione  per il recupero dei ragazzi con problemi di tossicodipendenza.

Avevo pensato questa casa per 50 disperati, ma da  subito hanno cominciato ad  arrivare in numero sempre maggiore.” Racconta madre Elvira nel video che raccoglie la storia del Cenacolo, a cui dice di guardare con meraviglia voltandosi sul cammino fatto grazie alla grande fede, forza, coraggio e con l’aiuto della Provvidenza. A proteggere la sua idea che si attuava  sulla collina saluzzese, la statua di una Madonnina, sul muro d’ingresso della casa.

Statua  rimasta lì, in questi trent’anni e portata venerdì  in processione tra due ali di bandiere,  fino al palco della gigantesca tensostruttura, sul quale  ha ricevuto, in una suggestiva veglia,  il ringraziamento corale delle fraternità.

Grazie per le vite salvate in questi paesi” ha ripetuto  don Stefano, che ha coordinato gli eventi e le celebrazioni della Festa della Vita.

E, nelle testimonianze  di chi entrò alla casa madre nei primi anni di fondazione,  il ringraziamento toccante  a suor Elvira per la capacità e l’ autorevolezza di essersi fatta ascoltare da loro, per le frasi che sono rimaste scolpite nell’animo, diventando il giro di boa delle loro esistenze. 

Si veniva su a piedi (era d’obbligo allora) 25, 30 anni fa  alla Comunità di Saluzzo, dove c’era una suora che poteva aiutarli .

Madre Elvira era in grado di dire al caffè, una volta salito, di ritornare nella caffettiera” racconta per tratteggiarne il carisma  Marco Zappella, regista del musical biblico “Credo” che vive nella Comunità di  Medjugorje “Volevo scappare subito: neanche una sigaretta si poteva fumare. Mi innervosivano i ragazzi che erano lì,  perché  erano tutti sorridenti a pulire le verdure”.


Poi l’incontro di suor Elvira, una frase lapidea, l’inizio di nuova vita.

“Madre Elvira quando prega, prega; quando corre corre” continua nel ritratto che fa di lei.

E infatti continua a correre. Con una piccola corsa improvvisa, va incontro ai tantissimi presenti  all’interno della tensostruttura, per mano alle giovani suore della Resurrezione: agile, sorridente, dopo essere scesa  dall’”Elvira-mobile”, una golf car, l’auto elettrica usata nei campi da golf, dono di amici austriaci  poche settimane prima la Festa della Vita.

Si lascia abbracciare dagli applausi, cerca il gruppo di bambini, restituisce  l’abbraccio sonoro del pubblico: non è più la parola e la bellezza delle sue frasi, ma  sono il volto, gli occhi, il sorriso, l’energia che sprigiona ad essere  ora lo strumento di comunicazione più efficace.

Ancora una corsetta felice, questa volta sulla neve: la mostra un video recentissimo, a breve in vendita, per mano alle suore che vivono con lei. Si butta  a terra all’indietro nella coltre bianca di un prato. E ride come una bambina

Ridono e applaudono alle immagini, le circa 7 mila persone, che sabato sera erano  nel Villaggio della Pace per il musical  “Credo”.  Un centinaio  di giovani, "di ragazzi"  di Suor Elvira nel cast dello spettacolo portato in tour in Italia e all’estero. Scenografia, costumi, luci, effetti speciali, impianto audio ad alti  livelli professionali.

Anche per lo spettacolo, come per  tutti gli altri momenti del programma,  gli stranieri hanno potuto seguire grazie alla traduzione simultanea  in sette lingue: polacco, slovacco, francese, inglese, tedesco, spagnolo, croato.

Oltre seimila  i pass distribuiti, centinaia di volontari e amici delle fraternità  impegnati nei vari servizi del villaggio: dal punto informazioni, alla caffetteria, all’area bimbi, negli stands, all’ingresso della cappella dell’adorazione, alla casa madre o nel percorso della mostra fotografica dei 30 anni.

Oltre 90 gli uomini  del Coordinamento provinciale  volontari della Protezione Civile del Saluzzese, impegnati nella regolamentazione del traffico sulla collina, che ha visto anche la chiusura per quattro giorni ,di via San Bernardino, via Creusa e via San Lorenzo, al traffico veicolare consentito solo ai residenti o muniti di pass.

 

 

Vilma Brignone

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