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Attualità | 06 marzo 2014, 09:30

Manca una firma, niente contributi regionali agli impianti di risalita

Il presidente Confindustria Biraghi: “La burocrazia uccide le imprese e soffoca il nostro Paese”. I soldi ci sono, manca solo l’atto formale del funzionario

Franco Biraghi

Franco Biraghi

Sono appesi ad una firma, i contributi che la Regione Piemonte – secondo la legge regionale numero 2 del 2009 – deve erogare alle aziende che gestiscono gli impianti di risalita. Il denaro – una volta tanto – c’è ed è già stato stanziato ma quello che manca è la firma del funzionario preposto, attraverso la quale è possibile trasferire il contributo a Finpiemonte e quindi alle aziende della neve.

“E’ una firma che attendiamo ormai da anni – spiega il presidente Confindustria Franco Biraghi - e non sappiamo quando potrà esserci e quindi quando il contributo regionale sarà concretamente erogato. Le incertezze politiche che stiamo vivendo in questo momento non aiutano – conclude il presidente – ma siccome il finanziamento è già stato messo a bilancio, non dovrebbero interferire più di tanto”.

Siamo alle solite – commenta Biraghi – in Italia comanda la burocrazia, più forte persino del denaro: frena lo sviluppo e soffoca le imprese”. Emanato il bando apposito, non sono necessari atti politici, dato che le delibere per gli anni dal 2010 al 2012 sono già state redatte e ufficializzate. Per quanto concerne invece il periodo che arriva fino al 2014, la delibera è stata fatta a dicembre, i soldi sono stati stanziati ma anche in questo caso sono bloccati dalla burocrazia, in quanto non è ancora stato realizzato il bando attraverso il quale le aziende che gestiscono gli impianti di risalita, possono accedere per richiedere i contributi. “Basterebbe copiare il bando dell’anno scorso – conclude laconico il presidente Confindustria Biraghi – ed invece nessuno sa quando l’iter si sbloccherà. Intanto le aziende boccheggiano”

NaMur

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