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Curiosità | 26 marzo 2014, 18:59

I Cacciatori di fantasmi cuneesi domani a Mistero

Reportage dei sei giovani della Granda sulla colonia fascista di Rovegno (GE) dove morirono 500 persone. Giovedì su Italia Uno, dalle 21.15

Le tre donne del Pit

Le tre donne del Pit

I Pit, i cacciatori di fantasmi del Cuneese, dopo la prima comparsata per il reportage sul satanismo nel Saluzzese, approdano a Mistero per una nuova indagine di ghost hunting. Incaricati come gruppo ufficiale per il Nord-ovest della fortunata trasmissione di Italia Uno, saranno affiancati dal vincitore del concorso indetto per questa stagione, David Valolao, il nuovo volto di Mistero scelto da migliaia di votanti sul web.

Il servizio che li vede tutti e sei protagonisti nell’indagine è stato girato a Rovegno (GE) vicino all'ex colonia fascista. Qui hanno trovato la morte circa 600 persone, tra civili, militari tedeschi e camicie nere. Il servizio andrà in onda giovedì sera (domani) nell’ultima puntata della stagione di Mistero, quest’anno capace di sfiorare i due milioni di spettatori. Visto l’impegno e le competenze tecniche mostrate dai sei Pit (Paranormal investigation team), questo potrebbe essere un interessante trampolino di lancio. I Pit sono: Debora Bedino, Stefania Carlini, Roberta Tomasoni, Giovanni Marchetti, Giancarlo Mangrone e Paolo Dematteis.

IL SERVIZIO. Nata come clinica gratuita per i ragazzi, la colonia fascista è stata trasformata durante la seconda guerra mondiale in avamposto partigiano. Il gruppo dei Pit si immergerà in quei luoghi, entrerà in una grande fossa comune, in cui furono ritrovati 129 corpi. Di questi solo a 50 sarà dato un nome e un cognome. Ma gli altri chi erano? Nessuno a saputo dare loro un’identità.

In mezzo a questa atmosfera di tragedia e dolore i sei ragazzi del Pit di Cuneo cercheranno di capire, con le attrezzature e specialmente grazie alla loro sensitiva Roberta, se qualche entità è rimasta ancora legata a quel luogo e al suo dolore. «Il servizio porterà alla luce rilevazioni importanti, emergeranno foto che fanno venire i brividi e pongono seri interrogativi. Siamo certi che nessuno potrà restare indifferente, purtroppo, di fronte a questa triste pagina della storia italiana».

c.s.

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