Venerdì 9 maggio, alle 17, presso la salapolifunzionale dell’ex convento di Sant’Agostino, (Piazza Arimondi 15 – Savigliano) sarà presentato l’intervento di riordino e digitalizzazione dell’Archivio della famiglia Santa Rosa.
Interverranno: Sergio Soave – Sindaco Città di Savigliano, Chiara Ravera – Assessore alla Cultura Città di Savigliano, Diego Robotti, funzionario Soprintendenza Archivistica per il Piemonte e la Valle d’Aosta, vicepresidente Associazione Nazionale Archivistica Italiana – sezione Piemonte e Valled’Aosta; Marco Carassi, già direttore dell’Archivio di Stato di Torino, presidente Associazione Nazionale Archivistica Italiana; Laura Nay, professoressa di letteratura italiana Università degli Studi di Torino; Clara Allasia, ricercatrice di letteratura italiana Università degli Studi di Torino; Silvia Olivero, direttrice Archivio Storico Città di Savigliano; Corinna Desole e Daniela Bello, archiviste.
Saranno presenti anche Chiara Tavella, Roberto Cavallo, Alessandra Fissolo e Giulia Provenzano che hanno svolto e stanno svolgendo ricerche sull’Archivio Santa Rosa per conto dell’Università degli Studi di Torino.
L’intervento di riordino dell’archivio della famiglia Santa Rosa rientra in un ampio progetto di tutela e valorizzazione dal titolo: “A 150 anni dall’Unità d’Italia una biblioteca e un archivio risorgono. La famiglia Santa Rosa rivive a Savigliano nei suoi libri, nei suoi documenti.”
Fin dalla prima fase di progettazione si è tenuta presente la necessità di provvedere al riordino delle carte e nel contempo di ripensarne le modalità di conservazione. Per realizzare il progetto d’intervento relativo all’Archivio Santa Rosa, è stata presentata una richiesta di contributo alla Compagnia di San Paolo di Torino, che, tramite un'erogazione di 20.000 euro ne ha sostenuto interamente i costi. Le linee guida seguite dal progetto hanno previsto una prima fase di riordino e inventariazione e una seconda di microfilmatura e digitalizzazione delle carte, per creare una copia di sicurezza della documentazione e renderla maggiormente accessibile e fruibile. L’ultima fase del progetto è consistita nel trasferimento del fondo archivistico riordinato, precedentemente conservato presso il Museo Civico, nella chiesa dell’ex convento di Sant’Agostino, il cui recupero architettonico è stato reso possibile da un finanziamento regionale di 200.000 euro nell’ambito di un bando per i 150 anni dell’Unità d’Italia.
L’archivio è stato collocato in una sala unitamente alla biblioteca Santa Rosa, conservata nei suoi mobili lignei originali. Con questo trasferimento si è potuto così riavvicinare il fondo archivistico, precedentemente conservato presso il Museo Civico, alla Biblioteca Santa Rosa, dove è conservato anche uno spezzone dell’archivio della famiglia.














