Prende il via sabato 12 luglio la rassegna “Recondite Armonie 2014 – Oltre i confini”, organizzata dall'Associazione “Amici della Musica” di Savigliano (Cuneo). Anche per questa edizione, l'Associazione propone un calendario artistico itinerante nel territorio del cuneese, proponendo musica raffinata alla portata del pubblico.
La trama che percorre ed unisce gli appuntamenti si può leggere all’insegna dell’esotismo, inteso come compiacimento per oggetti, artistici in questo caso, forestieri, interessanti ed insoliti: una “mania” che nel mondo musicale attraversa i secoli e le diverse geografie a partire almeno dal XVII secolo, e qui ripresa nel momento della sua massima espansione (Ottocento e Novecento). Così, agli occhi di una Francia che già amava “Le Indie galanti” al tempo di Luigi XIV, apparvero sicuramente affascinanti ed insoliti i due forestieri italiani, Stefano Molino e Ferdinando Carulli, quando approdarono a Parigi, mandando in visibilio i salotti della nuova borghesia con il loro talento virtuosistico, spesso esibito in ghirlande di variazioni sopra temi “esotici” - per i parigini - come una canzonetta veneziana. Quanto all’organo, autori come Morandi o Padre Davide da Bergamo, difendendo i colori nazionali legati al gusto teatrale, scrivevano i loro ritmi marcianti e le loro melodie di romanze per organi insoliti, coloriti com’erano dai registri di piatti e tamburi. Quando poi nel 1901 si aprirono a Londra i magazzini Liberty e tutti i tendaggi delle dimore borghesi adottavano lo stile floreale giapponese, ecco trionfare l’esotismo orientale di Madama Butterfly. Un prodigio di esterofilia, se si considera l’asse tra il genio italiano Giacomo Puccini ed il drammaturgo americano David Belasco, “inventore” della dolcissima Cio-Cio-San, fortemente imparentata per altro con l’eroina del romanzo di Pierre Loti, Madame Chrisanteme: tanto per tornare a quella Francia che dell’esotismo faceva il fulcro dei movimenti d’avanguardia dell’impressionismo e del simbolismo. Ma l’America di Belasco non portava con sé
solo l’epopea mitica del lontano West, bensì il nuovo genere del musical, con i ritmi strani e forestieri del jazz provenienti dalla cultura afro e qui rappresentati dall’Omaggio a Cole Porter. Compositore ben rappresentativo, con la sua origine peruviana e le sue frequentazioni parigine, della trasformazione, dell’esotismo culturale in multirazzialità e dell’esostismo musicale in contaminazione di generi, stili. E’ in questo contesto che il jazz, divenuto fenomeno globalizzato, può anche volare in Georgia e rendere omaggio alle canzoni popolari: un vero e proprio incontro fra la tradizione folk russa, la vecchia Italia e la cultura contemporanea. Quando il desiderio di oltrepassare i confini sconfina poi con la provocazione e la ricerca dell’insolito, la strada rivendica il diritto a riprendersi la musica, in una dimensione circense, dove il pubblico diventa anch’esso attore protagonista seguendo le evoluzioni di una trombetta, le sguaiate battute di un capocomico e le canzoni del suo clown. C’è invece chi ritorna all’esotismo fortemente identitario della danza: dire tarantella equivale a Napoli, valzer a Vienna, e tango? Naturalmente, Sud America: ed anche portare un pezzetto di Buenos Aires in una piazza piemontese significa andare oltre i confini.
E questa rassegna supera le definizioni e le forme con un efficace, insolito ed interessante sincretismo culturale e musicale per un viaggio esotico imperdibile che inizia sabato12 luglio con la prima edizione del Concorso Canto Lirico Città di Cuneo Enzo Sordello, alle ore 21 in piazza Virgilio a Cuneo. In programma l'opera “La Traviata”,suonata dall'Orchestra Filarmonica del Piemonte e diretta da Matteo Beltrami
C’è sempre un motivo per tornare a Verdi ed alla sua Violetta: lo sapeva Garry Marshall quando mandava la sua “pretty woman”,una Valery degli anni ’90, a San Francisco a “torcersi le budella” per la commozione ascoltando per la prima volta “Amami Alfredo”; in quel caso finiva bene – alla moda di Cenerentola - con il fascinoso Richard Gere e la sua Rolls bianca a portarsi via Julia Roberts dalla finestra. Lo sapeva pure Buz Luhman nel 2001, scrivendo il musical Moulin Rouge: e stavolta era proprio un modo di rileggere la Traviata in tempi e musiche moderni, con la bionda Kidman a morire di tisi ed Ewan McGregor alla macchina da scrivere, proprio come Alexander Dumas che, più di un secolo prima, aveva reso letterariamente romantica la storia vera, presumibilmente solo di miseria e degrado, della giovane Marie Duplessis, trasformata nella Marguerite Gauthier delle “camelie”. Poi il passo decisivo verso il mito: cioè Verdi che, sfrondati tutti i dettagli superflui – perché in un’opera ciò che conta è la musica – colse il nucleo eterno della vicenda: protagonisti amore e morte, ma soprattutto una società crudele e indifferente, ipocrita e disumana nel difendere sopra tutto e sopra tutti un codice di valori (matrimonio, famiglia e anche religione) divenuto convenzionale, puro status symbol: vizi privati e pubbliche virtù. E storia di redenzione attraverso il sacrificio d’amore, di una riconquistata purezza attraverso la sofferenza: sarebbe piaciuta persino a Wagner!
Ruoli affidati ai vincitori del concorso.
ORCHESTRA FILARMONICA DEL PIEMONTE
L’orchestra nasce in seno all’associazione “Amici della Musica” di Cuneo nel 1992 sotto il nome di Petit Ensemble Instrumental. Dal 1992 al 1997 esegue circa 600 concerti che la portano ad esibirsi in importanti sale tra le quali la Basilica dei Frari di Venezia e il Piccolo Regio di Torino. Nel 1997, grazie ad un progetto Inter-regionale ottiene un finanziamento europeo per la creazione dell’Orchestra delle Alpi del Mare, l’orchestra si esibisce a Malta, Roma, Torino, Nizza, Cannes, Imperia, Sanremo. Nel 2001 si trasforma in l’Orchestra Filarmonica del Piemonte che prende parte ad una intensa attività operistica effettuando tournée in Sicilia, Toscana, Lazio e Lombardia; dal 1999 ha iniziato la collaborazione con l’Opera’ de Chambre de France di Mentone con la quale ha allestito le seguenti opere: “La Bella Helene”, “Le Nozze di Figaro”, “Carmen” e “Madame Butterfly”. L’orchestra ha effettuato diverse tournee in Germania e in Svizzera. L’orchestra ha collaborato con solisti quali: Enrico Dindo, Katia Ricciarelli, Cecilia Gasdia.
MATTEO BELTRAMI
Nato nel 1975, studia Violino presso il Conservatorio “N. Paganini” di Genova diplomandosi a 19 anni e frequentata Corsi di alto perfezionamento tenuti dal M° C. Rossi in varie accademie musicali. Fin dall’età di dodici anni è chiamato a suonare in orchestre da camera e sinfoniche nonché è primo violino e direttore dell’ “Ensemble Barocco del Conservatorio Paganini” con il quale tiene centinaia di concerti in vari anni di attività. Studia armonia e contrappunto presso il Conservatorio “G. Verdi” di Milano con Il M° E. Brusa e composizione con il M° M. Garuti. Inizia a studiare Direzione d’Orchestra con il M° G. Serembe e frequenta corsi di perfezionamento con Maestri quali D.Renzetti, P.Bellugi, L.Salomon, B.Rigacci, D.Agiman, Si diploma brillantemente in Direzione d’Orchestra presso il Conservatorio di Milano “G.Verdi”.
Attività artistica - Debutta come direttore d’orchestra a Genova, presso Palazzo Ducale, con Il Trovatore di G.Verdi in forma di concerto di cui cura la riduzione per piccola orchestra. Dal 1996 al 1998 è direttore dell’ “Ensemble Giovanile Genovese” col quale tiene numerosi concerti con repertorio cameristico/sinfonico. Inoltre dirige stabilmente Il coro dell’ Associazione Syntesis e la Corale Amadeus .Nel 1998 dirige Il Contrappasso, atto unico di Luigi Giachino con esito così lusinghiero da essere chiamato nel 2000 a dirigere La Casa del Nonno sempre del medesimo autore in prima esecuzione assoluta in Italia e Svizzera.. Negli anni 1999/2000/2002 partecipa al laboratorio lirico di Orvieto dove dirige presso il Teatro Mancinelli: Boheme di G.Puccini, Cavalleria Rusticana di P.Mascagni, e Rigoletto di G.Verdi. Nel 2000 dirige a Genova musiche di Piazzolla all’Auditorium del Teatro Carlo Felice. Nel 2002 dirige l’Orchestra “N. Paganini” in un concerto al Teatro Carlo Felice di Genova Nel 2003 a Milano dirige Cavalleria Rusticana di P.Mascagni e Pagliacci di R.Leoncavallo e nello stesso anno incomincia con IL Barbiere di Siviglia di Rossini la collaborazione tra il giovane direttore e l’Orchestra “OPECAM” di Milano con la quale porterà in numerosi teatri milanesi e lombardi i seguenti titoli: Don Giovanni di Mozart, nuovamente Il Barbiere di Siviglia,Traviata (in occasione della quale il Corriere della Sera di Milano scriverà:“Beltrami si sta imponendo nel panorama europeo come uno dei più brillanti interpreti del repertorio lirico italiano”), Le Nozze di Figaro (“ Brillante e maturo direttore nonostante la giovane età” Il Giornale di Milano “ Enfant Prodige” Il Secolo XIX di Genova), Boheme di Puccini. Nel Maggio 2003 con successo di pubblico e di critica dirige prima a Monza poi a Voghera Tosca di G.Puccini con l’orchestra del Teatro dell’Opera di Dnietropetrovsk .(“Bravo e puntualissimo” lo definisce il “Cittadino” di Monza mentre su “Il Giornale di Voghera” si legge “ non ci pare esagerato definire storica questa Tosca”) Nel Luglio 2003dirige l’Orchestra Filarmonica Nazionale Ucraina con un programma sinfonico/operistico, e, con la medesima orchestra, prima nel dicembre 2003 esegue una serie diConcerti sinfonici di Capodanno poi nel Marzo 2004 tiene un concerto lirico/sinfonico alla presenza delle autorità diplomatiche ucraine. (“Il pubblico foltissimo ha riconosciuto e applaudito calorosamente il direttore della memorabile Tosca dell’anno scorso” Il Giornale di Voghera) Dal Maggio dello stesso anno è chiamato a dirigere l’Orchestra Sinfonica “G. Gavazzeni” con la quale interpreterà alcuni concerti lirico/sinfonici ed Il Matrimonio Segreto di D.Cimarosa. Nell’Agosto 2004 Dirige prima a San Quirico D’Orcia poi al Festival estivo di Paestum il Barbiere di Siviglia ( “magnificente concertazione del giovane talento prodigio Matteo Beltrami” Il Cilento) e, nello stesso mese La Traviata nella Valle dei Templi ad Agrigento Nell’ottobre 2004 inaugura la Stagione d’ Opera del Teatro Civico di Vercelli con Il Trovatore di G.Verdi replicato poi al Teatro Nuovo di Torino. (“Straordinaria direzione orchestrale” La Stampa di Vercelli) Nello stesso mese dirige Madama Butterfly a Uberaba (Brasile) con l’Orchestra Sinfonica di Goiania.
Nel Novembre 2004 Inaugura il V Festival Concertistico della città di Voghera con il Requiem di Mozart nel Duomo di Voghera ( “Bravo, Maestro! “ Il Giornale di Vohera). NelDicembre 2004 nell’ambito del progetto “Europa Festiva” di Milano dirige un concerto cameristico con musiche di K.Sink. Nel Gennaio 2005 dirige l’Orchestra Sinfonica G. Gavazzeni nel concerto conclusivo della rassegna musicale “Grande Musica in Chiesa” nella Basilica di Santa Maria degli Angeli.