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Politica | 08 luglio 2025, 19:39

Rievocazione storica saltata ad Alba, Bolla attacca: “Il Comune poteva salvarla. La spesa? Un regalo agli albesi”

Il consigliere di minoranza torna sull’assenza dell'evento alla Fiera: “Una scelta politica”. La vice sindaca Pasini, proprio a La Voce di Alba, aveva chiarito: “Guardiamo al 2026 per un possibile ritorno al format esteso – rievocazione e Palio – ma solo se tutte le condizioni saranno garantite: volontari motivati, strutture sicure e un’organizzazione condivisa”

Rievocazione storica saltata ad Alba, Bolla attacca: “Il Comune poteva salvarla. La spesa? Un regalo agli albesi”

Il dibattito sulla rievocazione storica all’interno della Fiera del Tartufo continua ad accendere il confronto politico.  L'ex assessore al Turismo e attuale consigliere comunale di minoranza Emanuele Bolla (nella foto sotto) è intervenuto di nuovo con fermezza, chiedendo alla Giunta di fare un passo indietro e riportare in piazza Duomo “una delle espressioni più significative del folklore albese”.

“Negli anni abbiamo costruito un meccanismo del folklore che si è molto evoluto e che è partito dalle basi di quanto realizzato nel passato: penso alla storia della Giostra, al lavoro del presidente Alberto Cirio, alla gestione di Piercarlo Verney e alla grande centralità data al tema dei borghi da parte di Luca Sensibile”, afferma Bolla, che sottolinea “l’opera silenziosa di centinaia di persone e tecnici – tra tutti vorrei ricordare Romano Cugnasco – oltre che delle migliaia di volontari”.

Secondo il consigliere, già prima della pandemia era stato tracciato un chiaro indirizzo all’Ente Fiera: “La centralità del folklore, senza cui – dopo la nostra riforma e per contratto – non può essere organizzata la Fiera. La Giostra era stata posta al centro, con una visione capace di unire tradizione e futuro”.

Per Bolla, “la Rievocazione era cresciuta a tal punto da avere necessità organizzative che non possono ricadere solo sull’Ente Fiera”. Da qui la proposta: “Crediamo che il Comune debba assumersi direttamente la responsabilità dell’evento, sostenendo anche i costi, che sono compatibili con il bilancio del settore turismo. Per dirla in parole semplici: il Comune può pagare la Rievocazione e regalarla agli albesi”.

A La Voce di Alba, la vice sindaca Caterina Pasini (nella foto sotto) aveva chiarito: “Ciò che per quest’anno non ci sarà è la rievocazione messa in scena la sera prima del Palio. La sfilata, invece, si farà e tornerà a essere centrale. La delusione è anche nostra, ma mancavano le condizioni per reggere due giorni così intensi”. Una decisione maturata dopo il confronto con Borghi ed Ente Fiera, senza trovare un’intesa soddisfacente per tutti.

Pasini aveva inoltre sottolineato: “La sfilata sarà senza biglietti, coinvolgente, gratuita. Guardiamo al 2026 per un possibile ritorno al format esteso – rievocazione e Palio – ma solo se tutte le condizioni saranno garantite: volontari motivati, strutture sicure e un’organizzazione condivisa”.

Ma Bolla non ci sta: “L’Ente Fiera ha sempre dato risposte positive. Se oggi mancano energie e risorse, è il Comune che deve intervenire. Abbiamo presentato un ordine del giorno per chiedere che la Rievocazione torni nel 2026. Basta volontà politica”. E porta un esempio concreto: “Alla fine del nostro mandato, i Borghi chiesero nuovi stendardi e bandiere. Li finanziammo con svariate decine di migliaia di euro. È questo lo spirito con cui si devono affrontare le sfide, non quello della rinuncia”.

d.v.

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