L'ultima festa patronale bovesana, di inizio novembre, a cura del locale Comitato (numeroso e con tanti giovani), quella del «Rione di San Carlo», è partita, sabato pomeriggio 8, sotto sole quasi estivo, con bella passeggiata di quaranta persone nel soprastante Vallone dei Cerati.
Il giorno dopo si è svolto regolarmente il programma previsto (sotto tendoni aumentati e con illuminazione rinforzata), ci spiegano, nonostante un maltempo che non è rara nella circostanza, data la collocazione in calendario (nei giorni intorno al 4 novembre, non solo festa delle Forze Armate e anniversario della Vittoria nella Grande Guerra, ma, anche, della scomparsa del nobile Cardinale e Vescovo Milanese, modello del pastore della Controriforma cattolica, Borromeo).
Si è allestita la consueta, ricca, esposizione ortofrutticola autunnale e di torte casalinghe, aperta tutta la domenica, Con l'esposizione di automobili e moto d’epoca (soprattutto nelle prime ore della giornata, quando non pioveva).
Aperitivo ha offerto il Comitato, proponendo, poi, nel pomeriggio, giochi per bambini e ragazzi, castagnata e vin brulè («mundai e vin brulè»), asta finale dei prodotti esposti , con raccolta di fondi per spese collegata all'attività e a manutenzioni della cappellina dedicata al santo …
In garage su Corso Bisalta non è mancata la «collettiva artistica», tutta «Made in San Carlo», con le incisioni in rame di Luigi Taffuti, i ritratti (alcuni pezzi inediti) di Carlo Cerato, i dipinti del giovane Davide Giordano, i lavori in legno di Adriano «Griota» Pellegrino, le estrose sculture (ceramiche e terrecotte) di Valeria Arpino, le sognanti tele di Margherita Tregambi…