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Eventi | 17 marzo 2015, 09:31

Cuneo: Riccardo Balestra e Fabrizio Oberti in una... doppia mostra

La rassegna artistica verrà inaugurata sabato 21 marzo alle 17, nella sede della Fondazione Casa Delfino

Cuneo: Riccardo Balestra e Fabrizio Oberti in una... doppia mostra

Già fin dal tempo dell’Università, i docenti ci dicevano di mai pronunciare la parola “bello”, perché corrisponde a un giudizio banale e sommario e troppo soggettivo di un qualcosa; eppure ci viene spontaneo pronunciare il termine “bello” in ogni occasione in cui un qualcosa ci piaccia e faccia sorgere in noi una sensazione piacevole. Il problema resta capire cosa è bello e cosa non lo è. Per questo ci interroghiamo su questa ampia tematica esaminando la storia dell’arte per provare a trovare degli spunti a questo dilemma che affligge (in senso buono ovviamente) chiunque sia di fronte ad un’opera d’arte in generale e non solo…

Vi sono analogie fra i due pittori, sia a livello tecnico-formale, che a livello tematico, l’uno attraverso l’utilizzo del tema del paesaggio, l’altro attraverso l’utilizzo della figurazione.

Centrale per entrambi è la costante ricerca del bello estetico e “concettuale” attraverso le loro opere.

Fabrizio Oberti ricerca la bellezza nella tematica della natura. Lo studio sugli spazi infiniti solo punteggiati dalla presenza umana, indica la piccolezza dell’umano in confronto alla vastità del mondo naturale. La ricerca della bellezza non è più esclusivamente estetica, ma mentale e psicologica stimolando lo spettatore con il senso di sospensione e mistero che percepisce. Oberti parla di “colori dell’inconscio” per definire l’uso a spatola dei colori attraverso il quale il gesto pittorico liberatorio si imprime sulla tela senza alcuna bozza preparatoria. 

Riccardo Balestra ricerca la bellezza, attraverso una chiara impronta pop nelle forme femminili. Attraverso di essa si vuole rappresentare anche la bellezza “mentale” delle donne, spesso molto più forte di quella meramente esteriore e sicuramente più incisiva che cerca di emergere in una società volta alla frenesia ed al costante mutamento dinamico di fatti e eventi. Nella tecnica parte dalla fotografia come spunto per caricare con forme e colori le espressioni e i significati.

La mostra verrà inaugurata il 21 marzo, e rimarrà aperta fino al 12 aprile, dal giovedì alla domenica con orario: 16-19.

Ingresso libero.

Info: www.fondazionedelfino.it, info@fondazionedelfino.it, 0171.695600.

c.s.

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