Trenta euro il tesserino annuale, 60 quello biennale, 90 quello triennale, 10 quello settimanale e 5 quello giornaliero. Sono state rese note nei giorni scorsi regole e tariffe cui dovranno sottostare i tanti, tantissimi cercatori di funghi del territorio di quella che fu la Comunità Montana Valli del Monviso (Valli Po, Bronda, Infernotto e Varaita) per dedicarsi alla loro passione sull’intero territorio della Regione Piemonte.
Ai fini della validità del titolo di raccolta per più anni solari è ammesso il pagamento - tramite bollettino postale (conto corrente 11832128) o bonifico bancario (IBAN : IT85A0629546770T20990010288) - in un’unica soluzione di una somma pari a due o tre annualità e la ricevuta del versamento (esente da marca da bollo), accompagnata da un idoneo documento d’identità dovrà essere esibita a richiesta dal personale addetto alla vigilanza.
contributo di autorizzazione alla Comunità Montana Valli del Monviso (o a Enti Regionali di gestione aree protette - unione montane – unioni collinari).
Detto che non vi sono più le differenze di tempi di raccolta, aree di raccolta, costo del titolo fra residenti e non residenti, la raccolta dei funghi è consentita tutti i giorni dal levare del sole al tramonto (a meno di specifiche restrizioni dettate da enti Regionali di gestione delle aree protette o dalle Province) e l’autorizzazione alla raccolta è strettamente personale.
I minori di 14 anni non necessiteranno del titolo ma devono essere accompagnati da un elemento munito del titolo di raccolta funghi (massimo due minori per un elemento dotato dell’autorizzazione).
E’ consentita su tutto il territorio regionale senza necessità di autorizzazione, la raccolta dei chiodini o famigliola buona (Armillariella mellea), dei prataioli (Agaricus campestris, Agaricus macrosporus), delle specie del genere Morchella, delle gambe secche (Marasmius oreades) dell’orecchione (Pleurotus ostreatus), del coprino chiomato (Coprinus comatus) e della mazza di tamburo (Macrolepiota procera).












