In un Auditorium Horszowsky gremito, è avvenuta la cerimonia della consegna della cittadinanza onoraria a Martin Schulz, presidente del Parlamento Europeo.
L’orchestra di Chieri ha suonato in apertura, prima di dar la parola al sindaco di Monforte, Livio Genesio, che ha sottolineato quanto il paese sia emozionato per questo evento.
A questo punto è stata la volta dell’Eurodeputato Alberto Cirio, che ha anche scherzato con Schulz sui rispettivi ruoli che hanno all’interno del Parlamento, ma ha voluto rimarcare il prestigio del territorio in continua evoluzione, che dopo il riconoscimento Unesco accoglie una personalità come quella del tedesco.
I bambini di Monforte hanno cantato l’inno d’Italia, accompagnati da una chitarra e una fisarmonica, sventolando bandiere tricolori e blustellate.
Il paese ha deciso di far sentire la propria voce per ringraziare e accogliere Schulz facendo salire sul palco un rappresentate per varie categorie: si sono infatti alternati al microfono una maestra delle scuole, un volontario della Croce Rossa, un presidente di società sportive, un ristoratore e via discorrendo.
Infine la consegna della cittadinanza da parte del sindaco nelle mani di Schulz, ed il palco per il suo discorso, durato una 30ina di minuti, di cui la prima parte in italiano e la seconda in tedesco e tradotta da un’assistente.
Il Presidente ha toccato diversi argomenti, non senza ironia, facendo anche divertire la folla nell’Auditorium: ha ringraziato tutto il paese di Monforte, citando Cesare Pavese e la sua opera La luna e i falò, dicendo che "un paese ci vuole, non fosse che per il gusto di andarsene via. Un paese vuol dire non essere soli, sapere che nella gente, nelle piante, nella terra c'è qualcosa di tuo, che anche quando non ci sei resta ad aspettarti".
Parlando dell’Europa, ha criticato coloro che sostengono di voler abbandonare la moneta unica, e ha dichiarato che i Paesi in crisi economica vadano aiutati, soprattutto perché la popolazione che sta subendo la crisi non ne è responsabile della stessa. Anche il tema immigrazione è stato al centro del suo discorso, per poi tornare alla grandezza del territorio piemontese e il genius loci, ossia l’associazione tra genio e luogo fisico, sottolineando come grandi personaggi, dall’industria alla letteratura, abbiano avuto in queste terre i natali.
Per Schulz è "facile sentirsi a casa a Monforte e quando arrivi non vorresti più andartene via".
L’orchestra di Chieri ha chiuso la cerimonia con l’esecuzione dell’Inno alla gioia di Ludwig van Beethoven, che è l’inno ufficiale dell’Unione europea. La proloco di Monforte d’Alba ha poi offerto caffè, calici di vino e pranzo per i presenti.