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Attualità | 24 novembre 2015, 18:43

Michelin: "Cuneo pronta ad accogliere parte dei lavoratori di Fossano", i sindacati: "Primi passi, ma non sufficienti"

Si parla del riassorbimento di circa 160 lavoratori. 130 a Cuneo e 30 all'estero.

Michelin: "Cuneo pronta ad accogliere parte dei lavoratori di Fossano", i sindacati: "Primi passi, ma non sufficienti"

Un incontro prolungato quello appena conclusosi in Confindustria a Torino nella giornata di oggi, 24 novembre. Dal lato dei sindacati sono giunte le richieste di salvaguardare i 578 lavoratori e rivedere il piano industriale del colosso francese, un piano che, oltre ai 180 milioni di investimenti sugli stabilimenti di Cuneo e Alessandria, prevede la chiusura del plesso di Cussanio su cui operano circa 400 dipendenti.

Nel corso dell'incontro, interrotto più volte da alcune sospensive, l'azienda ha dato disponibilità a mantenere la produzione dei cerchietti in Italia, con 85 unità che da Fossano si sposterebbero su Cuneo

Un secco no dall'azienda arriva invece per quel che riguarda la produzione del filo, su cui verte gran parte dell'attività fossanese. L'azienda ha inoltre spiegato che a Cuneo si aprirebbero posti per altre 45 persone a seguito di un accordo di reattività e flessibilità, oltre il riassorbimento di 30 lavoratori negli stabilimenti francesi e rumeni dove continua la produzione di filo.

Anche nell'incontro di oggi è stata ribadita l'intenzione dell'azienda di chiudere lo stabilimento di Fossano, spostando parte della produzione a Cuneo (130 lavoratori) e all'estero (30).

"L'azienda ha compiuto passi avanti che però non sono ancora assolutamente sufficienti" ha dichiarato Barbara Tibaldi Fiom Cgil "occorre cambiare logica e imprimere una svolta. Torneremo tra i lavoratori perché sia chiaro che non ci faremo dividere".

"L'apertura dell'azienda c'è stata, ma ancora non basta. Noi ci batteremo per proteggere tutti i lavoratori vittime di questo piano industriale" parla così Tiziana Mascarello segreterio provinciale della Fim Cisl al termine del tavolo di trattativa.

Dall'Ugl chimici Domenico Ravalli: "Non è ancora quello che ci aspettavamo, ma è un inizio. Da parte dei chimici chiediamo che si continui un dialogo con l'azienda perchè si garantisca una sicurezza nei prossimi anni anche a Cuneo, dove saranno fatti degli investimenti."

"In occasione del prossimo incontro dichiareremo 8 ore di sciopero perché i lavoratori possano venire davanti all'Unione Industriale di Torino durante la trattativa in modo che sia chiaro definitivamente che la soluzione o c'è per tutti, precari inclusi, o non ci interessa." ha continuato Barbara Tibaldi.

Le parti si aggiornano al 2 dicembre. Intanto è indetta per domani un'assemblea dei lavoratori dalle ore 14 alle 15.

daniele caponnetto

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