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Viabilità | 30 novembre 2015, 19:45

Cherasco: grande attesa per l'incontro tra Astra Cuneo e i "colleghi" del TFL

Il dibattito tra le due realtà dell'autotrasporto si terrà domenica 6 dicembre all'hotel Holday Inn Express

Cherasco: grande attesa per l'incontro tra Astra Cuneo e i "colleghi" del TFL

Domenica 6 dicembre l’hotel Holiday Inn Express di Cherasco ospiterà l’annuale assemblea dei soci di ASTRA Cuneo, associazione dei trasportatori che raggruppa circa 500 imprese in tutto il basso Piemonte e oltre i confini provinciali e regionali.

Sono attesi al momento di confronto e condivisione oltre 300 tra i più importanti operatori del settore in Provincia di Cuneo.

Il presidente Diego Pasero e il segretario Guido Rossi alle 9 daranno via al momento associativo, con l’annuale assemblea. Alle 11 è previsto il dibattito pubblico, aperto a giornalisti, amministratori, politici e interessati ai temi dell’autotrasporto nazionale ed europeo. Sarà ospite di ASTRA Jean-Christian Vialelles, segretario Rhone Alpes di Transport et Logistique de France (TLF), la più importante associazione di autotrasporto d’oltralpe. Dialogherà con lui Valter Lannutti, imprenditore cuneese a capo di un gruppo dedicato al trasporto e la logistica a dimensione continentale.

Tema in analisi “Road to Brussels – Francia e Italia insieme per ripensare l’Europa dell’autotrasporto”. Spiegano da Astra: «Vogliamo ragionare e lavorare insieme a TLF per condividere servizi e informazioni, ma soprattutto per cercare di individuare soluzioni, a problemi spesso comuni, da sottoporre alla politica nazionale e alle istituzioni dell’Unione Europea».

ASTRA, punto di riferimento delle aziende di autotrasporto conto terzi, è cosciente che l’ambito della rappresentanza limitata ai confini nazionali non è più rispondente alle esigenze delle imprese associate. Occorre quindi ricercare contatti e collaborazioni con altre realtà a livello europeo. E l’iniziativa di domenica va in questa direzione.

Commenta il presidente Diego Pasero: «Dopo l’allargamento a Est dell’Unione Europea, ragionare in chiave nazionale nel nostro settore non solo è anacronistico ma risulta inadeguato, e perfino controproducente. Eppure quasi tutti i Paesi UE stanno pericolosamente imboccando questa strada. Siamo di fronte ad un mercato che travalica le barriere nazionali: occorre uniformarlo in termini di costi sociali, controlli, sicurezza».

c.s.

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