Un tiepido sole autunnale ha fatto capolino stamane nella volta celeste che sovrasta Ceva, ieri messa in ginocchio dall'esondazione del Tanaro che ha riportato la memoria a quel terribile 1994 e provocato danni ingenti.
"Come quantitativo di pioggia - racconta il sindaco, Alfredo Vizio - quest'alluvione non ha nulla da invidiare a quella di 22 anni fa, che io ho vissuto come amministratore: le difese spondali in certi punti hanno fatto il loro lavoro, ma il quantitativo d'acqua ha forse superato quello della precedente esondazione".
Questa mattina è cominciata la conta dei danni ed è stato dato il via alle prime opere di pulizia e ripristino. È il caso dell'istituto d'istruzione superiore "Baruffi", completamente allagato, al pari della caserma "Galliano". Proprio in queste ore, sulla pagina Facebook della scuola, è comparso questo avviso: "I locali sono da ripulire, in molti vi siete dati disponibili e questo è grande! Ma dobbiamo coordinarci, perché servono tira-acqua, scope e altro materiale. Dal Comune ci aiutano, così si è deciso che dovreste trovarvi dall'oratorio alle 13, per poi recarvi da noi".
Un'alchimia particolare unisce alunni ed ex studenti al "Baruffi", tanto che nella giornata di ieri la preside, Antonella Germini, ha dovuto divulgare un messaggio inequivocabile: "Siamo tutti molto legati alla nostra scuola. L'istinto ci porterebbe, in questo momento, ad andare lì per vedere se è possibile fare qualcosa. L'incolumità di tutti è la cosa più importante e vi chiedo fermamente DI NON AVVICINARVI ALLE ZONE CHE SI STANNO ALLAGANDO, nemmeno per fare foto o video. Per fortuna questa volta i sistemi di allerta hanno funzionato, le persone sono state messe in salvo in tempo utile e DEVONO ORA PRESTARE LA MASSIMA ATTENZIONE A NON METTERSI IN PERICOLO. La nostra scuola ci è passata nel '94, ne usciremo anche questa volta. Ve lo ripeto, NON RECATEVI presso l'edificio fino a quando la Protezione Civile non darà il via libera ad accedere alla zona".
Via libera che è arrivato quest'oggi, accompagnato dalle parole degli studenti: "Tanti allievi, ex allievi, famiglie, professori e amici lavoreranno insieme per veder rinascere uno dei simboli della cultura, dell'integrazione e della crescita della Valle Tanaro: una scuola, una grande famiglia, un luogo nel cuore di tutti".