Un servizio che parte dal cuore, con opere assistenziali e a domicilio. Non è solo un ambulatorio infermieristico, ma anche un luogo di incontro e di ascolto verso le persone bisognose.
È l'ambulatorio delle suore di Santa Marta in via Monsignor Peano 6 a Cuneo. Il Padre fondatore della congregazione è Tommaso Reggio di Genova che nel 1878 fonda a Ventimiglia, inizialmente con lo scopo di assicurare al Convitto i servizi di cucina e del guardaroba ai chierici del Seminario, poi con servizio di assistenza dei malati, educazione dei bambini negli asili, insegnamento del catechismo nelle parrocchie, cura degli orfani e della gioventù femminile. L'Istituto si è poi allargato aprendo ambulatori, servizio ospedaliero, scuole, case per anziani, in Toscana, Liguria, Piemonte, Lombardia, e nelle missioni in Cile, Argentina, Messico, Libano, India.
L'ambulatorio è aperto a chiunque abbia bisogno di cure e di una parola di conforto. Si entra da una piccola porta a cancelletto, qualche gradino e si accede alla porta d'ingresso che introduce in una tranquilla stanza d'attesa.
È gestito attraverso l'autorizzazione di un medico sito in loco e coordinato da suor Giuseppina, infermiera caposala, in collaborazione con le altre sorelle che prestano servizio anche a domicilio. Chiunque si può rivolgere alle mani delicate ed esperte delle suore per misurare la pressione, effettuare una medicazione, fare punture. L'importante è portare con sé i medicinali prescritti dal medico e le siringhe che saranno custoditi in un archivio classificato con il nome del paziente, fino a fine della terapia.
Il servizio è gratuito, chiunque vorrà potrà fare un'offerta che le suore di Santa Marta impiegheranno per le persone più in difficoltà e per il materiale necessario per la funzionalità dell'ambulatorio.
Orari: dal lunedì al sabato (mattino) dalle 7.30 alle 9.30
dal lunedì al venerdì (pomeriggio) dalle 16.30 alle 17.45
sabato pomeriggio: chiuso
domenica (mattino) dalle 8 alle 9
Nei casi più urgenti, l'ambulatorio è aperto a chi ne ha proprio bisogno, suonando il campanello al civico 6 di via Monsignor Dalmazio Peano. Ricordando che a volte basta una parola buona, un gesto delicato, un sorriso, per addolcire e velocizzare una cura.