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Saluzzese | 01 dicembre 2017, 14:50

Ad un anno di distanza, le telecamere di Rete4 nuovamente a Saluzzo: il campo al Foro Boario finisce su “Quinta Colonna” (VIDEO)

Il giornalista Davide D’Aloiso entra in alcune delle dimore di fortuna costruite dai ragazzi che da mesi sono accampati al Foro. Rete4 sostiene di aver chiesto un incontro al sindaco. Calderoni replica: “Non è vero. Si tratta di un servizio parziale, il buono forse non fa notizia”.

Alcuni frame del servizio di "Quinta Colonna"

Alcuni frame del servizio di "Quinta Colonna"

A poco più di un anno di distanza da settembre del 2016, le telecamere delle reti Mediaset sono tornate a Saluzzo.

Ieri sera (giovedì) il programma “Quinta colonna”, condotto da Paolo Del Debbio su Rete 4, ha mandato in onda un nuovo servizio. Oggetto delle riprese, esattamente come un anno fa, il campo allestito al Foro Boario, che in questi ultimi mesi ha accolto centinaia di stagionali della frutta, chi con un regolare contratto di lavoro, chi in cerca di occupazione, chi ancora senza un impiego.

A Saluzzo - ha spiegato Del Debbio - c’è una situazione che è grossomodo questa: erano arrivati una serie di immigrati dal sud, perché gli era stato promesso che in quella zona c’era lavoro per raccogliere la frutta. Quindi erano partiti in tanti, ma sono arrivati là in troppi, perché il lavoro in realtà era meno di quello che avevano detto.

Ci sarebbe da andare a vedere tutta questa storia, perché qui non vorrei parlare degli immigrati, ma di coloro che, non controllati come si dovrebbe per carenze di controllo sul mercato del lavoro, chiamano questa gente.

Questo è caporalato vero e proprio, li illudono che venendo al nord li fanno lavorare, li danno due soldi, poi li mettono a dormire in questo posto (il Foro Boario: ndr)”.

Sembra di essere in una baraccopoli centroafricana e invece ci troviamo a Saluzzo”. Esordisce invece così Davide D’Aloiso, giornalista di Rete4 giunto in città con una troupe, trovatosi di fronte al campo, non gestito e non autorizzato, del Foro Boario.

Le telecamere sono entrare all’interno di alcune dimore di fortuna allestite riprendendo la situazione: “Una delle prime volte che una telecamera riesce ad entrare in questo luogo” dice la voce fuori campo.

A dirla tutta, le problematiche evidenziate dalla troupe di Rete4 sono le stesse che qui, a Saluzzo, tutti, amministratori e non ribadiscono da tempo.

Focus sulle aspettative di “lavoro ben pagato” che corrono sui tam-tam via sms, sulla speranza di trovare un lavoro che invece non c’è per tutti, interviste a ragazzi sprovvisti di documenti o a chi, complessivamente ha lavorato in totale solo un mese, pagato 6 euro l’ora.

Il servizio snocciola anche qualche dato, sui passaggi di persone nelle campagne saluzzesi (parlando di un migliaio di ragazzi), citando anche “170 posti letto” messi a disposizione nell’ambito dell’accoglienza diffusa.

Posti letto dove vengono garantiti generi di conforto – spiega il cronista – ma che per molti, abituati a stare in strada, il viaggio a Saluzzo vale anche solo per questo”.

C’è ancora spazio per inquadrare alcuni collegamenti elettrici di fortuna, rimarcandone la pericolosità e per una breve intervista a Pierantonio Fino, coordinatore di Fratelli d’Italia Saluzzo, l’unico esponente politico apparso nel servizio: “Chiediamo – le sue parole – che non si ripeta più questa situazione, inaccettabile per un essere umano”.

Molti dei nuovi arrivati – sostiene l’inviato – arrivano dai centri di accoglienza del Sud Italia, ma le aziende chiamano sempre le stesse persone a lavorare.

Abbiamo chiesto un incontro al sindaco – aggiunge D’Aloiso – che non ha risposto. Tra le istituzioni locali, a microfoni spenti, sentiamo ripetere sempre la stessa frase, ‘non vogliamo che venga strumentalizzata la situazione’, e allora lasciamo parlare le immagini, la cronaca di quello che abbiamo trovato”.

Immagini che mostrano anche un controllo da parte di alcune pattuglie dell’Arma dei Carabinieri proprio al Foro Boario. “Si tratta di un controllo antidroga, un controllo ordinario, lo stesso che ha portato all’arresto di un uomo africano che viveva nel campo, per spaccio di droga” racconta il giornalista.

Un servizio parziale”. Lo definisce così il sindaco di Saluzzo Mauro Calderoni, chiamato in causa da Rete4 e raggiunto da Targatocn.

Racconta quel che non va. – aggiunge il primo cittadino - Il Foro è un problema. Lo sappiamo. C’è anche del buono da raccontare, ma forse non fa notizia.

Però dice qualche verità: nel saluzzese c’è lavoro in agricoltura da 1 giorno a 8 mesi per circa 500 persone. Non di più. La paga di 6 euro netti l’ora è regolare.

Omette che per 350 persone abbiamo trovato una sistemazione dignitosa. Omette che al Foro abbiamo portato servizi minimi essenziali come tendoni, tettoie, acqua, luce, docce, wc. Omette che la presenza in quel luogo di Amministratori e Forze dell’ordine è stata quotidiana e costante.

Quanto alla richiesta di intervista non è vero. È arrivata una telefonata intorno alle 13 di lunedì quando il comune è chiuso da una referente nazionale di Fratelli d’Italia, una certa Paola Valgo, a cui ha risposto un’addetta dell’ufficio di staff casualmente ancora presente.

Se è vero che la cosa era organizzata dalla locale sezione di Fratelli d’Italia, i cui rappresentanti ho il piacere di incontrare spesso in città, mi sarei aspettato almeno una chiamata da parte loro”.

Nicolò Bertola

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