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Attualità | 10 settembre 2018, 13:15

Industria manifatturiera: Granda in crescita nel secondo trimestre del 2018

A sostenere lo sviluppo, secondo Unioncamere Piemonte, sono i settori meccanico, tessile e alimentare

Foto generica

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Nell’ambito della consueta collaborazione tra Unioncamere Piemonte, Confindustria Piemonte, Intesa Sanpaolo e UniCredit per il monitoraggio della congiuntura economica piemontese, Unioncamere Piemonte ha presentato oggi i dati della 187ª “Indagine congiunturale sull’industria manifatturiera” realizzata in collaborazione con gli Uffici studi delle Camere di commercio provinciali.

La rilevazione è stata condotta nei mesi di luglio e agosto con riferimento ai dati del periodo aprile-giugno 2018 e ha coinvolto 1.211 imprese industriali piemontesi, per un numero complessivo di 87.088 addetti e un valore pari a circa 57,0 miliardi di euro di fatturato. 

Il II° trimestre 2018 ha confermato il buono stato di salute del comparto manifatturiero piemontese: la produzione industriale ha registrato, infatti, un incremento del 1,8% rispetto allo stesso trimestre del 2017, frutto di andamenti positivi realizzati in quasi tutte le realtà territoriali e nella maggior parte dei principali settori di specializzazione. La crescita del periodo aprile-giugno 2018 risulta, tuttavia, quella meno intensa degli ultimi due anni.

L’incremento della produzione industriale si associa ai risultati positivi registrati dagli altri indicatori analizzati: si evidenziano, infatti, incrementi tendenziali degli ordinativi interni (+0,8%) e di quelli esteri (+2,9%); in media, il fatturato totale delle imprese manifatturiere intervistate cresce del 2,3% rispetto al periodo ottobre-dicembre 2017, con la componente estera che registra un incremento del 3,7%; in lieve flessione il grado di utilizzo degli impianti che scende al 64,8%.

Dal punto di vista provinciale la Granda segna un +2% di tasso di crescita, superiore alla media regionale.

Il Presidente di Unioncamere Piemonte, Ferruccio Dardanello, commenta: “Il Piemonte continua a crescere, ma il suo percorso rischia di essere accidentato e pieno di ostacoli, senza un’attenzione costante da parte delle istituzioni e senza una rete di supporto politica alle iniziative imprenditoriali sia in fase di start up che di sviluppo. È quindi compito imprescindibile dei governi nazionali e locali agevolare questo percorso di crescita con strumenti tesi alla sburocratizzazione, alla riduzione del digital divide e ai processi di accompagnamento all’internazionalizzazione, politiche che ora più che mai risultano necessarie.

A livello settoriale, l’incremento dei livelli produttivi non ha coinvolto tutti i comparti manifatturieri. La meccanica registra il risultato migliore del secondo trimestre, aumentando l’output prodotto del 5,2%; a breve distanza segue la filiera tessile con uno sviluppo tendenziale della produzione del 4,0%. Ottimo anche il trend realizzato dalle industrie elettriche ed elettroniche e da quelle alimentari e delle bevande, entrambe con una crescita superiore alla media regionale pari al 3%.

Il comparto dei metalli, dopo la forte espansione produttiva vissuta nei primi tre mesi dell’anno, rallenta il ritmo di crescita, segnando un +2,1%. Sostanzialmente piatta la performance evidenziata dalle industrie del legno (-0,1%), da quelle dei mezzi di trasporto (-0,2%) e dal comparto della chimica-gomma-plastica (-0,3%).

Focalizzando l’attenzione sui mezzi di trasporto, protagonisti della crescita del 2016 e del I semestre 2017, si rileva come la crescita nulla del II trimestre 2018 risulti il frutto di una contrazione sostenuta della produzione di autoveicoli (-7,2%), bilanciata dal miglior andamento della componentistica autoveicolare (+2,1%) e dell’aerospazio (+5,0%).

L’analisi della dinamica della produzione industriale per classe di addetti evidenzia, nel II trimestre 2018, tendenze positive per quasi tutte le dimensioni d’impresa, solo le micro aziende (meno di 9 addetti) si fermano a una sostanziale stabilità (-0,1%). Le medie imprese (50-249 addetti) registrano l’incremento più sostenuto (+3,2%); l’output prodotto aumenta del 2,6% per le realtà di grandi dimensioni (oltre 250 addetti) e cresce dell’1,1% per le piccole imprese (10-49 addetti).

r.t.

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