Una carta con 300 etichette provenienti da 90 cantine, grande spazio dedicato allo spumante Alta Langa Docg prodotto non solo dal padrone di casa Fontanafredda, ma da tutti i produttori del consorzio di tutela. Pane, focacce e grissini in arrivo freschi tutti i giorni da Eataly e pasticceria per la colazione targata “Golosi di Salute”. Piatti e aperitivi appositamente studiati dallo chef Fabio Nitti, già all’opera presso la cantina di Serralunga. Uno staff di venti giovani collaboratori, selezionati tra i tantissimi che avevano risposto alla ricerca di personale partita nel luglio scorso.
Questo è quanto attende gli albesi e i turisti che da domani, martedì 2 ottobre, torneranno a varcare la soglia dello storico Brasilera, ora “100 Vini - Caffè La Brasilera”.
Chiuso nel marzo scorso dopo il dissesto che ha interessato la gestione dell’ultimo ventennio, il bar all’angolo tra piazza Savona (ora Michele Ferrero) e via Maestra riaprirà al pubblico sotto le nuove insegne (apertura alle 6,30 e chiusura alle 22 in settimana e 24 nel weekend, giorno di chiusura lunedì) dopo l’anteprima che oggi ha coinvolto la stampa e che questa sera alle 18 porterà nei suoi rinnovati locali produttori e fornitori coinvolti nel progetto.
A fare gli onori di casa in questa informale inaugurazione Andrea Farinetti e l’amministratore delegato di Fontanafredda Piero Bagnasco. Proprio quest’ultimo, circondato dal giovane staff del locale, ha parlato di “un progetto che ha richiesto un investimento importante, ma era nostro desiderio presentare alla città un locale rinnovato e non banale. L’assunzione di venti ragazzi del territorio, giovani e motivati è per noi motivo di ottimismo e fiducia: siamo riusciti a creare un bel gruppo, coeso e pronto a far bella figura".
"La linea guida che daremo al ‘100 Vini’ – ha proseguito Bagnasco – sarà quella di rappresentare dal punto di vista enologico tutta la biodiversità del nostro territorio. Per questo abbiamo scelto più di 90 cantine con circa 300 vini esposti e pronti alla mescita, seguendo una logica rotazione nel tempo”.
Arrivata dopo appena tre mesi di preparazione, la riapertura ha coinvolto molte “aziende amiche”, così che l’ex Brasilera potesse tornare a essere un autorevole punto di riferimento per gli albesi e non solo.
Tra queste anche le albesi Miroglio e Ferrero, con la prima che ha coinvolto i propri stilisti per studiare e realizzare le divise del personale e la seconda che non potrà ovviamente mancare con i suoi prodotti in quello che si candida a tornare come uno dei locali pubblici più amati da albesi e non solo.



















