/ Attualità

Attualità | 25 gennaio 2019, 16:30

A Saluzzo si ricorda la battaglia di Nowo Postojalowka, nel 76esimo anniversario della ritirata di Russia

Tre i reduci soci della sezione Alpini Monviso che possono ancora testimoniare quella che è stata una tragedia immane: Ferdinando Chiabrando, Giovanni Ghigonetto e Domenico Dellerba

Immagine d'archivio

Immagine d'archivio

Domenica 27 gennaio si svolgerà a Saluzzo l’annuale cerimonia a ricordo di una delle battaglie più importanti sostenute dagli alpini della Divisione Cuneense nella tragica ritirata di Russia.

Per anni si è ricordata soprattutto la battaglia di Nikolajewka, dove i reparti superstiti della Divisione Tridentina, ai quali si era accodata una moltitudine di militari di diversi corpi e specialità, sbandati durante la ritirata iniziata parecchi giorni prima, pur stremati dalla fame, dal freddo e dalla fatica, riuscirono ad aprire un varco per uscire dall’accerchiamento russo.

La battaglia di Nowo Postojalowka venne quasi del tutto ignorata anche nei documenti ufficiali, essa però, fu ben più rilevante per le forze militari impegnate sul campo e per il numero di caduti e dispersi.

I battaglioni della Cuneense furono pressoché distrutti nello scontro con le forze corazzate russe.

Nel drammatico combattimento del 20 gennaio 1943 a Nowo Postojalowka, si manifestò la totale inadeguatezza del nostro esercito per quella guerra, dove persero la vita migliaia di alpini del nostro territorio, arruolati nella Divisione Cuneense.

La Cuneense pagò il più alto tributo di sangue rispetto a tutti gli altri reparti dell’Esercito Italiano durante la Seconda Guerra Mondiale.

Le cifre sono emblematiche: 12.575 penne nere cadute e disperse, delle quali 5.804 provenienti dalla nostra Provincia di Cuneo, duecento le tradotte partite, diciassette quelle rientrate.

Dopo tre interminabili giornate nel corso delle quali si cercò in tutti i modi di sfuggire alla terribile tenaglia dell’Armata rossa, che si stava chiudendo attorno al Corpo d’Armata Alpino, il 20 gennaio del 1943 fu il giorno più lungo ed estenuante, nel ripiegamento della Cuneense e costituì una delle pagine più gloriose che gli alpini abbiano mai scritto durante la loro lunga storia.

La battaglia di Nowo Postojalowka durò per più di trenta ore e fu l’unico importante combattimento sul fronte orientale in cui a scontrarsi con il nemico furono esclusivamente truppe italiane, senza il concorse, anche minimo, di reparti o mezzi corazzati alleati.

Lo scontro vide impegnati alcuni reparti della Divisione Julia e l’intera Divisione Cuneense.

A testimonianza di questa memorabile tragedia possiamo citare gli ultimi tre Reduci Alpini ancora viventi che sono soci della nostra Sezione di Saluzzo: il Cavaliere Ufficiale Alpino Ferdinando Chiabrando, classe 1920, Battaglione Pieve di Teco di Martiniana Po, l’Alpino Giovanni Ghigonetto, classe 1921, Battaglione Saluzzo di Paesana e l’Alpino Domenico Dellerba, classe 1922, Battaglione Saluzzo di Saluzzo, Frazione San Lazzaro.

Essi sono gli ultimi testimoni di quella tragedia immane che fu la campagna di Russia.

Il ricordo di quell’evento tragico, verrà celebrato con a Saluzzo, con il seguente programma: ore 9, ritrovo presso il monumento all’Alpino di Corso Giovenale Ancina; ore 9.15 alzabandiera e onore ai caduti; a seguire: ritrovo di tutti i partecipanti sul sagrato del Duomo; ore 10 Santa Messa in Cattedrale.

Sono vivamente invitati a partecipare – fanno sapere dalla Sezione Monviso - gli Alpini, i famigliari, gli amici degli alpini e tutta la cittadinanza per commemorare nel migliore dei modi il sacrificio di quelle migliaia di giovani alpini partiti dai nostri paesi e mai più ritornati a “baita”, perché rimasti nella sterminata steppa russa”.

redazione

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A GIUGNO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.

WhatsApp Segui il canale di Targatocn.it su WhatsApp ISCRIVITI

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium