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Economia | 16 aprile 2020, 20:10

Da Mauro Gola gli auguri e le felicitazioni in una lettera a Carlo Bonomi, presidente designato di Confindustria

Gola è legato a Bonomi da saldi e duraturi vincoli di amicizia personale, oltre che da visioni coincidenti rispetto al ruolo degli imprenditori

Da Mauro Gola gli auguri e le felicitazioni in una lettera a Carlo Bonomi, presidente designato di Confindustria

Carlo Bonomi designato oggi alla presidenza di Confindustria. La designazione è venuta dal Consiglio generale ed è stata decisa con voto telematico in seguito all’emergenza Covid-19.

Il 20 maggio, nell’assemblea privata dell’associazione nazionale che ha sede in viale dell’Astronomia, a Roma, avverrà l’elezione definitiva.

Gola è legato a Bonomi da saldi e duraturi vincoli di amicizia personale, oltre che da visioni coincidenti rispetto al ruolo degli imprenditori. Nella lettera il Presidente di Confindustria Cuneo garantisce a Carlo Bonomi piena, convinta collaborazione "in una sfida molto difficile che vedrà il mondo imprenditoriale italiano al centro della rinascita del Paese": "Saremo, ne sono certo, fra positivi costruttori del Mondo Nuovo che sta nascendo".

Il nuovo Presidente nazionale per il vertice dell’associazione datoriale cuneese è la persona giusta al posto giusto, nel momento giusto: "Lo dico in forza della concreta vicinanza di questi anni, della forte amicizia personale che ci lega e dell’approfondita conoscenza dell’uomo, dell’imprenditore e del Presidente di Assolombarda che abbiamo rafforzato l’anno scorso, quando fosti ospite della nostra assemblea generale 2019 di Alba, dedicata al tema “Competitività e responsabilità sociale d’impresa”, durante la quale si è consolidato il nostro “idem sentire”". Proprio la responsabilità sociale d’impresa dev’essere la stella polare dell’attività imprenditoriale.

Si tratta del fertile terreno propizio su cui intendono agire tanto Bonomi quanto Gola: "È una visione che ci accomuna, tanto più rilevante se viene coltivata, difesa e diffusa in un panorama nazionale e internazionale in mutazione con una velocità mai vista, in seguito all’epidemia che ha già messo e ancor più metterà a dura prova il sistema Italia, nonché l’intera economia mondiale". Il compito di Bonomi è senza dubbio di quelli che fanno tremare i polsi, "ma è una sfida che, sotto la tua guida, Confindustria porterà a buon termine ancorandola ai valori che ti contraddistinguono, quelli dell’onestà, dell’etica, della trasparenza e della responsabilità sociale d’impresa", sottolinea Gola.

Si tratta dei medesimi valori che saranno alla base dell’opera di divulgazione da svolgere affinché l’opinione pubblica comprenda la reale positività del mondo e del ruolo degli imprenditori, oggi troppo spesso sottovalutati, quando non addirittura disprezzati attraverso rappresentazioni a volte distorte da un’ideologia che fa premio sulla realtà. Il Presidente di Confindustria Cuneo ribadisce così questa ulteriore comune visione con il destinatario della lettera: "I frangenti attuali rendono assolutamente necessaria questa determinata, costante azione di rivalutazione agli occhi dei cittadini che non è una mera strategia d’immagine basata sul poco o sul nulla, bensì, come sai bene, una doverosa opera di verità". Le parole conclusive di Gola sono all’insegna del realismo, ma anche del convinto ottimismo: "Ci accingiamo ad affrontare un mare in burrasca, con tante incognite. A nulla servirebbe prendersela con il destino cinico e baro che ci sottopone a una prova ardua tanto quanto, e forse di più, quella che dovettero affrontare le generazioni che subirono le guerre mondiali. Loro ce la fecero e ricostruirono l’Italia fino a farla diventare una potenza economica fra le primissime al mondo. Noi, guardando a quegli esempi virtuosi, contando su un “Dna italiano” che indubitabilmente esiste e mantenendo la barra del timore ferma sui valori che ho citato, sapremo fare altrettanto. Ne sono certo. E Confindustria, sotto la tua guida, sarà fra i grandi protagonisti della ripresa del Paese. Abbiamo il compito di contribuire a scrivere la Storia, quella che sarà studiata nei decenni a venire".

Comunicato stampa

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