La vendita di ansiolitici, nel mese di aprile 2020, ha fatto registrare un incremento anche in provincia di Cuneo, Il dato che emerge è un +10% rispetto allo stesso mese del 2019. Colpa dell'ansia da coronavirus?
"Difficile, aleatorio e scientificamente non corretto, a mio avviso, associare questo dato al coronavirus e al prolungato lockdown. Certo, tutto porta in quella direzione, ma sarà il trend dei prossimi mesi a confermarlo. Se avremo una crescita costante anche a maggio, giugno e luglio, ecco che potrò dire che è una conseguenza dello stress e delle preoccupazioni scaturiti da questa pandemia".
A dirlo il dottor Massimo Mana, presidente regionale di FederFarma e titolare di una farmacia in provincia di Cuneo.
Normalmente sono gli anziani, spiega, a farne un uso maggiore, soprattutto quando non riescono a dormire.
Meno evidente l'aumento di chi chiede prodotti specifici per il sonno, essendo il panorama molto più variegato rispetto a quello degli ansiolitici, che si possono acquistare solo con ricetta medica. "Ci sono molti prodotti completamente naturali che vengono assunti per dormire, per cui è difficile individuare una percentuale di crescita a livello di vendita di farmaci ", continua Mana.
Secondo il presidente di FederFarma l'ansia, al di là del consumo di farmaci per tenerla sotto controllo, è comunque molto diffusa ed è più dovuta agli aspetti economici e lavorativi che non alla paura del contagio. "Nei primi tempi, quando è scoppiata la pandemia e si sentiva parlare di morti e malati gravi, forse c'era più quell'aspetto. Con il passare delle settimane credo che siano stati i dati economici a spaventare. La paura di perdere tutto, di non riprendersi più. E in questo senso temo che i dati siano destinati a peggiorare".
Mana conclude evidenziando come la percentuale del 10% in più, rispetto ai numeri emersi in altre aree del Paese, sia tutto sommato contenuta. "Lo stress e l'ansia di chi ha vissuto il lockdown in un appartamento di 50 metri quadri nel centro di Torino, senza un balcone o vedendo solo palazzi, non è paragonabile a quello della nostra provincia, dove la stragrande maggioranza delle persone ha una piccola area verde o vive in contesti rurali. Certo, c'è anche chi vive in appartamento, ma qui non c'è la densità abitativa delle aree urbane. Questo fa la differenza nel carico di ansia accumulato".
E, di conseguenza, nel ricorso a farmaci per tenerla a bada.












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