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Viabilità | 10 giugno 2020, 16:30

Sulle strade della Val Po e della Val Bronda torneranno i controlli con l’autovelox

Dopo l’uscita dall’Unione del Monviso del Comune di Revello, l’Ente montano si è dovuto dotare dei software necessari alla Polizia locale per elaborare i dati raccolti dall’apparecchio e formalizzare i verbali

Immagine di repertorio

Immagine di repertorio

Sulle strade della Valle Po e della Valle Bronda torneranno i controlli con l’ausilio dell’autovelox.

L’Unione montana dei Comuni del Monviso si sta attrezzando per poter tornare ad utilizzare l’apparecchio di rilevazione elettronica della velocità.

Il “velox” era stato acquistato quando dell’Unione faceva ancora parte anche il Comune di Revello. Dopo l’uscita di Revello dall’Ente montano, l’apparecchio era tornato in capo all’Unione, che però non disponeva dei software necessari per l’elaborazione dei dati e per la creazione dei verbali.

L’Unione montana – guidata dal sindaco di Sanfront Emidio Meirone – ha ora deciso di acquistare computer e applicativi necessari per poter far tornare “operativo” l’autovelox.

La postazione della Polizia locale adibita all’elaborazione dei dati sarà allestita all’interno dei locali dell’Unione, in via Santa Croce a Paesana, come ci conferma il responsabile del servizio, il vicecommissario Davide Domenico Barra.

Per la fornitura di software e licenze, l’Unione si è affidata alla Maggioli informatica. La ditta fornirà ai “civich” anche una piccola stampante per poter realizzare, su strada, i preavvisi di accertamento delle infrazioni al codice della strada, come ad esempio le soste vietate.

Gli atti sono compilabili attraverso lo smartphone degli agenti oppure un tablet e, una volta stampati, conterranno anche il QR code, obbligatorio per legge, che, una volta “puntato” la fotocamera permette di collegarsi direttamente alla pagina del portale comunale contenente le informazioni relative alla propria contravvenzione.

Non appena il sistema informatico sarà completato, quindi, la Polizia locale potrà tornare a posizionare il l’autovelox all’interno dei “velobox” arancioni posizionati nel 2018. L’apparecchio è già stato sottoposto a verifica periodica e taratura: i vigili lo hanno già testato su strada, senza emettere sanzioni, per appurare qualità delle immagini e controllarne il funzionamento.

Nicolò Bertola

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