Il Gruppo "Colle di Tenda" esprime forte preoccupazione per il futuro della mobilità transfrontaliera al termine del periodo festivo. "Con la scadenza dell’apertura straordinaria fissata per l’11 gennaio, il territorio rischia di tornare a un isolamento che metterebbe in ginocchio l'intera economia locale", afferma Marcello Bevilacqua, Fondatore del Gruppo Facebook "Colle di Tenda".
"Se, come previsto, si tornerà alle limitate fasce 6-8 e 18-21, le ripercussioni saranno pesantissime per due settori vitali. Le Aziende Locali: il tessuto imprenditoriale e commerciale delle valli non può sostenere un blocco di dieci ore durante la giornata lavorativa. La logistica e gli scambi sono già allo stremo. Il Turismo Sciistico: senza collegamenti efficienti, le stazioni sciistiche e l'indotto turistico (hotel, ristoranti e noleggi) subiranno un danno irreparabile proprio nel cuore della stagione invernale".
Le richieste del Gruppo "Colle di Tenda" alle autorità competenti spaziando dunque dall'attivazione della Terza Fascia dalle 12:00 alle 14:00 ("indispensabile aggiungere una finestra meridiana per permettere il transito ai lavoratori e ai turisti giornalieri. Questa soluzione, già sollecitata dalla parte francese, rappresenterebbe una boccata d'ossigeno per le attività commerciali") al Piano B, con il ripristino delle "Navette della Neve" ("Qualora l'apertura stradale fosse negata, chiediamo che dal 12 gennaio vengano ripristinati treni navetta costanti tra Limone e Tenda. Questo servizio è l'unico modo per garantire l'afflusso di sciatori e la sopravvivenza del comparto neve"), fino alla Sinergia Territoriale, invocando la collaborazione immediata dell'Osservatorio Ferrovia del Tenda per integrare al meglio l'offerta ferroviaria con le esigenze del territorio.
Il Gruppo ribadisce che i ritardi accumulati nei lavori non possono più tradursi in disagi per la collettività. "Il turismo e il commercio sono il cuore pulsante delle nostre valli", conclude Bevilacqua. "Non permetteremo che le inefficienze nella gestione del cantiere da parte di Anas e Edilmaco portino al collasso delle nostre imprese. Chiediamo risposte concrete e disagi ridotti al minimo: il tempo della pazienza è scaduto".
















