"Vorrei fare un appello al Comune di Alba, affinché, in collaborazione con i servizi sociali e anche la Caritas, possa formulare un progetto per dare ospitalità a quei lavoratori di cui c’è bisogno sul nostro territorio tutto l’anno". Così si è espresso il vescovo di Alba, Marco Brunetti, parlando ai suoi sacerdoti in seminario il 30 settembre scorso, a inizio dell’anno pastorale.
Nel suo intervento, a conclusione di una due giorni di formazione per il clero, dopo aver dato gli orientamenti necessari sul fronte delle attività parrocchiali e diocesane, il vescovo ha sottolineato due emergenze occorse negli ultimi tempi: la crisi della Stamperia di Govone per la quale si è favorito l’incontro tra le parti, e l’arrivo di un consistente gruppo di immigrati: "Improvvisamente Alba si è trovata con una quarantina di africani che non sapevano dove trovare rifugio per la notte, mettendo in allarme il Comune, i servizi sociali e le forze dell’ordine. La Caritas, attraverso il suo braccio operativo che è il Centro Prima Accoglienza di via Pola, ha messo a disposizione il dormitorio e uno spazio per piazzare delle tende e offrire con la mensa la cena a circa 90 persone (…)".
Di qui l’appello del vescovo alle istituzioni per un intervento risolutivo, "da affiancare a quello della Caritas, per affrontare emergenze come questa, ma anche in previsione del prossimo inverno che è alle porte. La Caritas diocesana con i servizi del Cpa non può soddisfare tutto il fabbisogno. Detto questo confermo la disponibilità della diocesi a collaborare con le istituzioni preposte per aiutare queste persone immigrate e che lavorano sul nostro territorio".
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