Sarà necessario un ampliamento per garantire altri 15-20 anni di autonomia alla discarica nel Comune di Magliano Alpi. Questo è quanto è stato illustrato, lo scorso 19 giugno e approvato all'unanimità dai sindaci presenti, quando si sono svolte le assemblee di SMA e ACEM, presso la sala conferenze "Scimè" di Mondovì.
Un processo complesso che porterebbe a un aumento della volumetria con un +50% (300mila metri cubi) rispetto a quella utilizzata fino ad oggi (circa 600mila metri cubi), ma non ulteriore consumo di suolo.
L'obiettivo infatti è quello di riorganizzando il sito esistente e le vasche. Tra le novità illustrate anche le nuove modalità di gestione del sito, oggi competenza di Iren, con affidamento in scadenza a fine anno: se l'iter, appena intrapreso, andrà a buon fine, da gennaio 2026 la discarica sarà gestita "in house", ossia con affidamento interno a SMA. Questo comporterà una riorganizzazione del consiglio di amministrazione, ma potrà avere benefici anche in termini di risparmio.
Ogni anno a Magliano arrivano circa 17.000 tonnellate di RSU dal bacino ACEM, ma una parte di essi finisce effettivamente in discarica, circa il 30%. Numeri che sembrano grandi ma che, in realtà, nel corso degli anni si sono ridotti, grazie alla sensibilizzazione territoriale sulla raccolta differenziata.
L'iter progettuale è all'inizio e è vero se l'assemblea ha votato a favore del provvedimento, bisogna considerare che il Comune di Magliano Alpi oggi è privo della rappresentanza di un sindaco, essendo stato commissariato. Si attenderà quindi l'esito della conferenza dei servizi da parte della Provincia. Garantita, invece, la compensazione di impatto ambientale, come già previsto in passato.